Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia aderiscono all’appello del Centro studi Livatino contro maternità surrogata e aiuto al suicidio. Nessuna risposta da PD e M5S
Il 15 febbraio il Centro studi Livatino, in vista del voto del 4 marzo, ha inviato ai leader dei principali partiti italiani la richiesta – sottoscritta dal proprio presidente prof. Mauro Ronco – di manifestare una posizione chiara sull’impegno per la prossima legislatura della forza politica da ciascuno guidata sui due temi-chiave della maternità surrogata e della eutanasia/aiuto al suicidio. Hanno risposto Forza Italia, attraverso il sen. Maurizio Gasparri, Fratelli d’Italia, con l’on. Giorgia Meloni, e la Lega, con l’on. Matteo Salvini.
Forza Italia ha ricordato la mozione da essa presentata alla Camera contro la maternità surrogata nella legislatura che si è conclusa e il proprio voto contrario alla legge sul fine vita, e assicura che tale atteggiamento sarà ribadito con maggiore forza dopo il 4 marzo.
Fratelli d’Italia ha affermato di essere inequivocabilmente contrari a qualsiasi pratica tesa a svilire la dignità della persona, considerando la maternità surrogata una intollerabile forma di nuova schiavitù e assumendo l’impegno a promuovere nella prossima legislatura una moratoria universale per il riconoscimento del reato in tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite. Allo stesso modo si opporrà a ogni tentativo di legalizzare l’eutanasia o l’aiuto al suicidio, e alla inaccettabile restrizione della liberà di scelta terapeutica del medico.
Anche la Lega ha accolto l’appello in vista della prossima legislatura.
Dal Partito Democratico e dal MoVimento 5 stelle non è pervenuta alcuna risposta.
Roma, 27 febbraio 2018
Il Centro Studi Livatino