Categoria:Saggi
Autore:Gilfredo Marengo
Pagine: 288
Prezzo: € 15,00
Anno: 2018
Editore:Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano
ISBN: 978-88-266-0160-1
L’autore, un sacerdote che insegna al Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le scienze sul matrimonio e sulla famiglia, ha avuto il permesso dal regnante Pontefice di accedere a documenti d’archivio mai esplorati che hanno contribuito alla stesura dell’enciclica Humanae vitae (1968) di Papa san Paolo VI (1897-1978), che 50 anni fa sollevò grandi polemiche dentro e fuori la Chiesa (e che continua a suscitarne) per il netto rifiuto della liceità dell’uso dei mezzi contraccettivi nei rapporti coniugali.
In realtà il testo di Paolo VI è molto di più e va ben oltre la condanna della contraccezione, come la sua genesi spiega alla luce dei materiali analizzati. Questi ultimi sono stati molti e forse non esiste testo nella storia del Magistero che abbia avuto un’origine così ricca di contributi, anche molto discordanti, sui quali poi il Papa è intervenuto scegliendo e decidendo.
Don Marengo ricostruisce così l’iter storico del testo, l’apporto delle diverse Commissioni istituite dai Pontefici san Giovanni XXIII (1881-1963) e Paolo VI molti anni prima del 1968 e i contributi delle singole personalità interpellate. Ne esce un quadro storico complesso, nel quale si delineano le tre tendenze alla base del testo finale: chi voleva la semplice conferma del magistero tradizionale sulla legge naturale, chi un cambiamento importante della dottrina che consentisse la contraccezione in certe situazioni e infine chi, come l’allora card. Karol Wojtyla, sosteneva sì l’illiceità della contraccezione ma lo facevano alla luce di una dottrina che parte dalla persona e giunge, con un percorso non nato ma divenuto dottrinale, ai princìpi fondamentali.
Un libro necessario per chi voglia trattare l’argomento anche da un punto di vista non specialistico, utilizzando informazioni corrette su un documento importantissimo del Magistero