Maurizio Brunetti, Cristianità n. 392 (2018)
Presentazione della lettera di mons. Robert Morlino, vescovo di Madison
Robert Charles Morlino è vescovo di Madison, capitale dello Stato del Wisconsin, dal 2003. La biografia fornita dal sito della diocesi menziona alcuni premi di cui è stato insignito, fra cui quello del Dipartimento dell’Esercito degli Stati Uniti, nel 2009, per il servizio reso alla patria e le sue attività di promozione dell’educazione ai diritti umani e, un anno prima, il Premio «van Galen» dello Human Life International — la più grande organizzazione al mondo per la difesa della vita umana innocente e della famiglia — per la sua opera in difesa della dignità della persona umana. Dal 2005 mons. Morlino è presidente del Consiglio di amministrazione del National Catholic Bioethics Center.
Il 18 agosto 2018, due giorni prima della promulgazione della Lettera al Popolo di Dio (1) di Papa Francesco sugli stessi temi, pubblica sul giornale diocesano The Catholic Herald una Lettera ai fedeli circa la crisi in corso nella Chiesa dovuta agli abusi sessuali (2), scritta sull’onda di indignazione montata — fra i cattolici statunitensi — dopo la pubblicazione, il 14 agosto, di un rapporto di millequattrocento pagine redatto dal Gran Jury presso la procura della Pennsylvania che, guidata dal procuratore generale Josh Shapiro, ha indagato sugli abusi compiuti da esponenti della Chiesa Cattolica negli ultimi settant’anni in sei delle otto diocesi di quello Stato. Secondo tale rapporto, dagli anni 1940 a oggi, centinaia di preti avrebbero abusato di migliaia di fedeli spesso minorenni.
Dinanzi alle ripugnanti storie di abusi ivi contenute, mons. Morlino confessa di essere stato tentato dalla disperazione. Certo, la presenza del peccato, anche all’interno della Chiesa, è una costante della sua storia dovuta alla natura ferita dell’uomo. Tuttavia, il vescovo di Madison individua «qualcosa di nuovo»: «l’apparente accettazione del peccato da parte di alcuni nella Chiesa e gli apparenti sforzi di coprirlo da parte loro e di altri».
«Tanto per essere chiari» — precisa mons. Morlino — «nelle situazioni specifiche che stiamo trattando, parliamo di atti sessuali devianti — quasi esclusivamente omosessuali — compiuti da chierici».
Il vescovo registra che talvolta, all’interno della Chiesa «[…] si è assistito a uno sforzo considerevole per mantenere separati gli atti classificabili come “di omosessualità”, che la cultura dominante giudica oramai accettabili, da quelli “di pedofilia”, ancora pubblicamente deplorevoli. In altre parole, fino a poco tempo fa si è affermato che i problemi all’interno della Chiesa riguardassero esclusivamente la pedofilia, nonostante le chiare prove del contrario. È giunto il momento di essere onesti sul fatto che i problemi riguardano l’uno e l’altro fenomeno, e che i casi sono numerosi».
Qualunque siano le ragioni che abbiano spinto alcuni ecclesiastici a sminuire la gravità di certi peccati — fra le varie ipotesi mons. Morlino accenna a un «desiderio di mostrarci conformi a una malintesa “pastoralità”» — , il punto è che bisogna «[…] farla finita con il peccato, che va sradicato e nuovamente considerato inammissibile. Amare i peccatori? Sì. Accettare il vero pentimento? Sì. Mai dire, però, che il peccato è in qualche modo accettabile».
Più di una volta, il vescovo invita coloro che nella sua diocesi sono stati eventualmente vittime di abusi o anche di avances non caste da parte di sacerdoti o anche operatori pastorali, a farsi avanti e a denunciare i fatti alle forze dell’ordine e a una «coordinatrice diocesana dell’assistenza alle vittime».
Mons. Morlino ha annunciato che vigilerà sui seminari — nei quali occorre restaurare un «clima coerente alla globale formazione di preti santi, fatti a immagine di Cristo» —, nelle parrocchie e in tutti i luoghi di formazione e ha annunciato atti di riparazione pubblici al Sacratissimo Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, in particolare invitando laici e religiosi della sua diocesi a unirsi a lui in tre giornate di astinenza e digiuno il 19, 21 e 22 settembre.
Maurizio Brunetti
Note:
(1) Cfr. Francesco, Lettera al Popolo di Dio, del 20-8-2018.
(2) La lettera, intitolata Bishop Robert C. Morlino’s letter to the faithful regarding the ongoing sexual abuse crisis in the Church, è consultabile sul sito web <http://www.madisoncatholicherald.org/bishopsletters/7730-letter-scandal.html>, visitato il 14-9-2018.