Per sintetizzare in poche parole la vita del filosofo inglese Roger Scruton (1944 – 2020) si potrebbe dire che è stata contraddistinta da due forti prese di distanza: dal comunismo che ha lungamente dominato nell’Europa dell’Est e dalla cultura del ripudio delle proprie radici che ha ferito l’Europa occidentale. A questo proposito, aveva coniato il termine “oikofobia” per definire l’odio di sé della civiltà occidentale. Il suo pensiero eclettico spaziava tra temi di ampio respiro: la critica al socialismo, le riflessioni sull’importanza di un’urbanistica a misura d’uomo, la lotta contro il multiculturalismo, le considerazioni sull’ambiente, l’importanza del senso della comunità contro l’individualismo, la condanna del tradimento della nostra eredità culturale da parte delle università europee. Il volume, curato da Luigi Iannone e Gennaro Malgieri, è una raccolta di brevi saggi di autori che hanno avuto modo di approfondire il pensiero di Scruton nelle sue tante sfaccettature e consente quindi di fornire una visione d’insieme che spazia dal rapporto del filosofo inglese con il conservatorismo americano, all’importanza delle radici cristiane dell’Europa, dalla sua attenzione per il principio di sussidiarietà come argine alle tecnocrazie al il rifiuto del politicamente corretto e della cancel culture; dalla sensibilità per il tema della bellezza fino alle riflessioni sulla cultura della convivialità. E’ indicativo che nella parte finale della sua vita Scruton si sia tanto soffermato sul fondamento sacro dell’arte e sulla tutela dell’ambiente, enfatizzando una visione di autentico amore alla propria terra che potremmo definire molto hobbit, contrapposta alle derive ideologiche che sono dominanti nell’ambientalismo relativista.
Scruton è un difensore della tradizione europea più autentica, vista come eredità da custodire: «Il conservatorismo che io professo afferma che noi, in quanto collettività, abbiamo ereditato delle cose buone e dobbiamo sforzarci di conservarle.»
Il volume si conclude con due appendici: la Dichiarazione di Parigi del 7 ottobre 2017 “Un’Europa in cui possiamo credere”, sottoscritta da alcuni studiosi e intellettuali tra i quali Roger Scruton, per ricompattare il fronte conservatore, contro la “falsa Europa dei progressisti, per salvare l’Europa dalla distruzione culturale”; e la relazione dal titolo “Democrazia globale?” tenuta da Scruton a Roma alla Camera dei Deputati il 15 ottobre 2010 in occasione del convegno “Lo stato della democrazia nel mondo”.
Consigliato a chi desidera conoscere l’opera e il pensiero di Roger Scruton, nei diversi ambiti del suo impegno culturale.
Categoria: –
Autore: AA. VV.
Pagine: 330 pp
Prezzo: € 22
Anni: 2021
Editore: Historica Giubilei Regnani
EAN: 9788833373225