Solo un odio profondo verso la vita e la natalità può spiegare un’orribile caricatura del ministro Roccella. Che la Pasqua ci risollevi anche da questa cultura disperata
di Marco Invernizzi
L’odio dei nemici della maternità. Non saprei come definire diversamente la fotografia costruita artificialmente e diffusa sui social del ministro della famiglia Eugenia Roccella incinta e seminuda, se non come un modo di diffondere odio e di dileggiare il grande problema dell’Italia e del mondo occidentale, quello del crollo delle nascite.
Il primo istintivo pensiero è stato anche più forte e ho subito pensato a qualcosa di demoniaco, perché difficilmente una persona in condizioni di equilibrio mentale riesce a pensare a una immagine del genere, senza qualche interferenza diabolica.
Ma poi, ripensandoci con maggiore distacco, ho cambiato idea. Più che a qualcosa di demoniaco ci troviamo di fronte a qualcosa di terribilmente disumano, alla disperazione che è penetrata dentro il cuore di molti che non credono più nella bellezza della vita, dell’importanza della maternità e della paternità, e si lasciano così vincere dall’odio verso coloro che difendono questi principi fondamentali del bene comune ed essenziali perché ci sia un futuro per la nostra civiltà.
Quella fotografia, infatti, esprime un disperato senso di tristezza e di solitudine, oltre che una totale indifferenza verso il tema della natalità, che proprio in questi giorni ha raggiunto il minimo storico delle nascite nella storia italiana, come hanno attestato i dati ISTAT relativi al 2022.
L’Italia ha bisogno di una iniezione di fiducia che aiuti gli italiani a guardare alla vita vincendo la tristezza dei tempi, perché ciascuno trovi il coraggio di guardare oltre le difficoltà facendo quell’esercizio mai così attuale dell’agere contra, insegnato da sant’Ignazio di Loyola nei suoi Esercizi spirituali. Agere contra anche nei confronti di chi semina odio e sfiducia verso la vita.
Buona Pasqua dunque a tutti, anche e soprattutto a chi è vittima della disperazione, una Pasqua di Resurrezione per un grande Paese che ha ancora molto da offrire al mondo.
Sabato, 8 aprile 2023