“Cosa hanno in comune l’astrofotografia e il disegno salvifico di Dio?
Per rispondere faccio una domanda: se ti è consegnata la bellezza cosa ne vuoi fare?
La risposta di Dio è sempre: ricevila come un dono e come un dono condividila usandola per condurre chi incontri a Colui che te l’ha donata”.
In questo originalissimo libro, fuori da ogni genere, un po’ saggio spirituale, un po’ autobiografia, un po’ corso di astronomia for dummies, don Luca Peyron racconta com’è esplosa la sua passione per l’esplorazione del cielo stellato, nata nell’infanzia, ma rimasta poi sopita fino a quando, poco più di un anno fa, folgorato dalle prime foto del James Webb Telescope, ha deciso di comprare il suo primo telescopio e piazzarlo sul tetto della chiesa torinese dove opera, strappando tempo alle ore di sonno per contemplare l’universo.
Don Luca, interrogandosi sul senso di questo suo (bizzarro?) gesto, narra minuziosamente la nascita e l’evoluzione dell’interesse per l’astronomia come via per nutrire la propria e altrui fede, perché Cristo c’entra sempre con tutto ciò che ci capita.
Infatti, uno dei grandi meriti di questo libro è il metodo che si delinea sottotraccia, a poco a poco, col dipanarsi della lettura: se l’Incarnazione non è un mito o un’illusione, dentro una passione orientata al bene possiamo trovare analogie e metafore vive della qualità del nostro rapporto con Lui, del nostro desiderio di stare sempre, in tutto ciò che facciamo, alla Sua presenza.
E allora l’osservatorio astronomico, cioè il tetto della parrocchia, diventa per don Luca un’esperienza “simile a una clausura”, per dedicarsi a Dio solo.
Il firmamento è invece “un luogo di dialogo”, in attesa dell’apparizione di stelle e pianeti e del loro messaggio di bellezza; la luce quotidiana non è più scontata, è ciò che dà al nostro sguardo una potenza ed una profondità quasi infinita.
Il telescopio ricorda quanta fatica sia necessaria per ottenere il controllo di uno strumento tecnico e direzionarlo efficacemente per ottenere risultati buoni, evitando di diventarne schiavi.
E uno dei modi migliori per vincere la tentazione è certamente condividere l’esperienza, ecco perché, a un certo punto, don Luca ha cominciato a invitare i parrocchiani sul tetto, occhio al telescopio e catechesi a cielo aperto …
Non mancano tante gustose nozioni astronomiche per chi è a digiuno di stelle: Porrima, M51, stella polare, nebulose planetarie, alla fine il Sole e il bellissimo messaggio del 13 luglio 1969 di papa s. Paolo VI per l’allunaggio: “L’uomo, questa creatura di Dio, ancora più della luna misteriosa, al centro di questa impresa, ci si rivela. Ci si rivela gigante. Ci si rivela divino, non in sé, ma nel suo principio e nel suo destino. Onore all’uomo, onore alla sua dignità, al suo spirito, alla sua vita”.
Chi è don Luca Peyron?
In rete si trovano tante cose, ma per aver voglia di aprire questo libro, può bastare quanto lui dice di sé a un certo punto: “Esplorare lo spazio è parte di me, così tanto di me da essere sepolta giù, fino ai giorni dell’infanzia. Ed è venuta finalmente fuori nei giorni della maturità.
Completando la mia vocazione, non stravolgendola. Non voglio fare l’astronauta o l’astrofisico. Sono un prete con un telescopio. Insieme”.
Categoria: Saggio
Autore: Luca Peyron
Pagine: 160 pp
Prezzo: € 15,00
Anno: 2023
Editore: San Paolo, Cinisello Balsamo (MI)
ISBN-10: 889224163X