Oggi prende il via questa nuova rubrica settimanale nella quale cercheremo di dare una lettura cattolica – senza pretesa di esaustività, ma sperando di stimolare la riflessione e l’approfondimento – di alcuni fatti e notizie che accadono in Italia e nel mondo.
di Luca Bucca
– I nodi prima o poi vengono sempre al pettine. Oggi assistiamo nel Mediterraneo a uno dei momenti peggiori del fenomeno migratorio, diventato ingestibile e privo delle condizioni per garantire il necessario rispetto della dignità umana e percorsi di autentica integrazione. Le cause sono da ricercare in decenni di miopia soprattutto della politica europea, che ha preferito voltarsi dall’altra parte permettendo che la situazione in Africa divenisse sempre più instabile, lasciando spesso sola l’Italia ad affrontare il problema, cercando il tornaconto di questo o quello Stato a discapito del bene comune. La Chiesa ha sempre indicato i principi ai quali ispirarsi per affrontare seriamente la questione. Si legga per un quadro di sintesi il n. 2241 del Catechismo della Chiesa Cattolica: accoglienza nella misura del possibile, rispetto del diritto naturale, salvaguardia del bene comune, rispetto delle leggi e del patrimonio culturale e spirituale del paese che accoglie. Evidentemente è rimasta finora spesso colpevolmente inascoltata.
– Il dibattito intorno alla permanenza di Christian Greco alla direzione del Museo Egizio di Torino potrebbero essere catalogato come una tardiva quanto innocua polemica di fine estate. Fa specie però lo “stracciarsi le vesti” di tanti esponenti di sinistra che denunciano il tentativo di occupazione della cultura da parte della destra. Proprio loro che per decenni in Italia hanno praticato in maniera sistematica l’egemonia culturale teorizzata da Antonio Gramsci, occupando sproporzionatamente cattedre, redazioni, case editrici, teatri, musei e ogni altro spazio culturale gli capitasse a tiro.
– Si sente parlare e si legge di una certa stanchezza dell’Occidente nel sostenere l’Ucraina contro l’aggressione russa. Sono stanchi alcuni governi perché temono un calo di consensi alle prossime elezioni nei rispettivi Paesi, ma sembrano stanche anche le opinioni pubbliche, che hanno paura di vedere declinare il loro attuale stato di benessere. Giornalisti rapaci ne approfittano, ma si dimenticano alcune cose. Gli ucraini avrebbero potuto cedere parte o tutto il loro territorio ma hanno scelto di difendere l’onore e l’indipendenza, portando i figli all’estero e tornando a combattere. Il rispetto del diritto internazionale è fondamentale per garantire l’equilibrio fra gli Stati anche se a volte può non sembrare corrispondente alla storia e alle identità dei popoli. Abbiamo mai pensato a che cosa accadrebbe se ogni Stato decidesse di risolvere autonomamente i propri “problemi” con la storia?
– Una Coroncina della Divina Misericordia per Matteo Messina Denaro. È la proposta giuntami da una persona che tengo in grande considerazione, soprattutto quando si tratta di cose spirituali, dopo avere appreso che il boss della mafia era ormai prossimo alla morte. Lo confesso, la mia reazione istintiva è stata di fastidio e ritrosia. È umanamente difficile provare misericordia per chi si è macchiato di crimini tanto efferati. Poi ho pensato a Gesù sul Golgota che promette il paradiso a un ladro e assassino, perché non è mai troppo tardi per pentirsi e salvarsi. E dunque, c’è un tempo per la giustizia terrena e c’è un tempo per il giudizio storico, ma non dimentichiamo di affidare alla misericordia di Dio tutti, anche i criminali più incalliti e impenitenti.
– Sullo spot-cortometraggio dell’Esselunga “La pesca” è stato già scritto e detto tanto. Ancora solo qualche parola. I genitori hanno delle responsabilità verso i figli, atti e scelte dei genitori hanno ripercussioni sui figli, per i bambini la separazione dei genitori è sempre un fatto traumatico. Se serviva una pubblicità per potersi dire queste ovvietà, ben venga la pubblicità allora.
– Sono oltre centomila gli armeni fuggiti dal Nagorno-Karabakh dopo l’attacco militare da parte dell’Azerbaijan. Un vero e proprio esodo. Il ricordo non può non andare al «primo genocidio del XX secolo», proprio quello del popolo armeno a opera dell’impero ottomano negli anni 1915-1919.
– Il Governo italiano sta pensando di introdurre in Italia una nuova figura professionale, l’assistente materna, per aiutare le neomamme nelle prime fasi di gestione del neonato, sopperendo così allo sfaldamento di quella rete parentale e amicale che un tempo assolveva gratuitamente e naturalmente a questa funzione. Ben venga ogni sostegno ai genitori e alla famiglia – e non dimentichiamo gli aiuti ai genitori in quanto famiglia, oltre al necessario aiuto alla sola mamma – ma, per quanto utile, si tratta di un’iniziativa “tampone” che non deve fare perdere di vista una necessaria azione culturale di lungo periodo per risanare i legami spezzati da secoli di Rivoluzione, che hanno reso soli e disperati molti nostri contemporanei.
Mercoledì, 4 ottobre 2023