GANDOLFINI (FAMILY DAY): GRATI AL PAPA PER APPELLO AI POLITICI SU ABORTO, PAROLE SUONINO COME MONITO ALLA COSCIENZA DI TUTTI
“Quanti sono concepiti sono figli di tutta la società e la loro uccisione in numero enorme, con l’avallo degli Stati, costituisce un grave problema che mina alle basi la costruzione della giustizia“. Parole chiarissime che non lasciano spazio ad interpretazioni ideologiche e di comodo, quelle pronunciate oggi da Papa Francesco. Siamo quindi grati al Santo Padre, che aveva già affrontato il tema dell’aborto poche settimane fa – usando parole durissime perfettamente coerenti con la barbarie che rivendica come diritto uccidere un innocente nella culla dell’utero materno – e che è ritornato sul tema, incontrando gli amici del Direttivo del Movimento per la Vita, alla vigilia della Giornata per la Vita del 3 febbraio.
Molto forte anche l’appello rivolto non ad un generico e mal definito mondo politico, bensì agli uomini politici, singolarmente e personalmente chiamati un causa, perché “a prescindere dalle convinzioni di fede di ognuno, pongano come pietra del bene comune la difesa della vita di coloro che stanno per nascere e fare il loro ingresso nella società, alla quale vengono a portare novità, futuro e speranza”. Sento in queste parole l’eco di San Giovanni Paolo II, nello sfondo di una splendida continuità dottrinale e pastorale, quando ci ammonì che “nel caso di una legge intrinsecamente ingiusta, come quella che ammette l’aborto e l’eutanasia, non è mai lecito conformarsi ad essa, né partecipare ad una campagna di opinione in favore di una legge siffatta, né dare ad essa il suffragio del proprio voto”.
Voglio sperare che queste parole suonino come un monito alla coscienza di tutti, ma in particolare a coloro che dichiarandosi cristiani e/o cattolici agiscono politicamente in completa contraddizione con le esigenze inderogabili della difesa della vita fin dal concepimento. Su questo grande principio della difesa della vita, senza distinguo di età, salute, etnia, condizioni personali e sociali, possiamo e dobbiamo trovare il terreno comune per liberare il nostro Paese dalla cultura della morte, che più di ogni altra cosa distrugge l’uomo e la società civile. Ci sentiamo confortati, incoraggiati, sostenuti dalle parole del Santo Padre. Chissà se il monopolio mediatico, esperto nel dire solo quello che comoda al politicamente corretto, le farà risuonare su stampa e TV? Quel che è certo che risuoneranno nelle nostre menti e nei nostri cuori. Santità non ci stancheremo mai di servire il Bene e la Verità. Le chiediamo di guidarci con coraggio.
Roma, 02 febbraio 2019 Massimo Gandolfini
Comitato Difendiamo i Nostri Figli