Il Papa ricorda, con un foglio di udienza, che permane per i cattolici il divieto di iscrizione alle logge massoniche
di Michele Brambilla
Un foglio di udienza datato 13 novembre 2023, controfirmato dal Santo Padre, risponde alla richiesta di mons. Julito Cortes, vescovo di Dumaguete nelle Filippine, sulla ricerca del «miglior approccio pastorale» nei confronti della Massoneria, dato che nell’arcipelago asiatico le iscrizioni alle logge sono in forte crescita proprio tra i cattolici.
Del resto, è nota l’importanza delle confraternite nel cattolicesimo filippino. Evidentemente, troppi filippini la ritengono una confraternita come un’altra, se «l’adesione alla massoneria è assai rilevante nelle Filippine e riguarda non soltanto coloro che sono formalmente iscritti nelle logge massoniche, ma, più in generale, un grande numero di simpatizzanti e associati, i quali sono personalmente convinti che non vi sia alcuna opposizione tra l’appartenenza alla Chiesa cattolica e quella alle logge massoniche», scrive Papa Francesco nel rescriptum da consegnare per la pubblicazione al Dicastero per la dottrina e la fede. Si precisa che «è stato deciso di rispondere coinvolgendo la stessa Conferenza Episcopale Filippina, notificando che sarebbe necessario mettere in atto una strategia coordinata tra i singoli Vescovi che preveda due approcci».
Il primo (punto “a”) stabilisce che «sul piano dottrinale, si dovrà ricordare che l’iscrizione attiva alla massoneria da parte di un fedele è proibita, a causa dell’inconciliabilità tra dottrina cattolica e massoneria», dice citando la Dichiarazione del 1983 e le linee guida già stabilite “ad hoc” dai vescovi filippini fin dal 2003. Si precisa che «queste misure si applicano anche agli eventuali Ecclesiastici iscritti alla massoneria». In generale, l’ammonimento colpisce «coloro che formalmente e consapevolmente sono iscritti alle logge massoniche e hanno abbracciato i principi massonici».
Nel punto “b”, «il Dicastero propone ai Vescovi filippini di svolgere una catechesi popolare in tutte le parrocchie, riguardo alle ragioni dell’inconciliabilità tra fede cattolica e massoneria». Se necessario, «i Vescovi filippini vengono, infine, invitati a valutare l’opportunità di un loro eventuale pubblico pronunciamento» in proposito.
La scomunica ai massoni quindi permane, causa l’inconciliabilità dottrinale tra il Cattolicesimo e il metodo massonico, di per se stesso gnostico e relativista, e Papa Francesco ritiene vitale che se ne continui a parlare ai fedeli cattolici.
Giovedì, 16 novembre 2023