GANDOLFINI (FAMILY DAY): “CONTRARI ALLA LEGALIZZAZIONE DELLA PROSTITUZIONE. LO SFRUTTAMENTO E IL MALE NON SI COMBATTONO NORMANDOLI”
“Quanti sono concepiti sono figli di tutta la società e la loro uccisione in numero enorme, con l’avallo degli Stati, costituisce un grave problema che mina alle basi la costruzione della giustizia“. Parole chiarissime che non lasciano spazio ad interpretazioni ideologiche e di comodo, quelle pronunciate oggi da Papa Francesco. Siamo quindi grati al Santo Padre, che aveva già affrontato il tema dell’aborto poche settimane fa – usando parole durissime perfettamente coerenti con la barbarie che rivendica come diritto uccidere un innocente nella culla dell’utero materno – e che è ritornato sul tema, incontrando gli amici del Direttivo del Movimento per la Vita, alla vigilia della Giornata per la Vita del 3 febbraio.
“Siamo fortemente contrari e ci opporremo con forza a qualsiasi progetto legislativo, culturale ed economico che vada nel senso dell’offesa della dignità femminile e dello sfruttamento del corpo della donna. Forme antiche, come la prostituzione, e forme moderne, come l’utero in affitto, sono drammaticamente legate da un filo rosso che si chiama ‘mercificazione’ del corpo e violazione della dignità della persona”. Così il leader del Family Day, Massimo Gandolfini, in merito alla proposta di legge sulla regolamentazione della prostituzione, all’esame della Quinta Commissione dell’Assemblea Regionale Veneta.
“È assolutamente improponibile pensare di ‘mettere ordine’ in una pratica come la prostituzione, che è certamente vecchia quanto il mondo, ma non per questo deve essere accettata e normata. Il fatto che esiste, non vuol dire né che è buona né che è normalizzabile. Se si assume il concetto che per contrastare il male esistente, basta “normalizzarlo”, si aprono le porte ad ogni genere di “nefandezze”. Anche la violenza o il furto sono vecchi quanto l’uomo, ma non per questo si possono accettare o legalizzare. E in tema di prostituzione proprio di questo si tratta: violenza sul corpo, da parte degli sfruttatori e dei consumatori, e furto del senso stesso della vita dignitosa”, prosegue il presidente del Comitato promotore del Family Day.
“Si aggiunga il dramma del turpe ‘mercato’ di esseri umani che sta dietro al doloroso mondo della prostituzione (il 37% sono bambine minorenni!), denunciato dall’Associazione Giovanni XXIII e dal recente grido d’indignazione di don Aldo Buonaiuto, che trova completa condivisione e sostegno da parte nostra. La legalizzazione di azioni intrinsecamente malvage e dannose – droga, utero in affitto, suicidio, sfruttamento di minori, prostituzione, pedopornografia – è un’operazione di maquillage che non le rende né virtuose né accettabili. Se davvero si vuole limitare il danno che queste ignobili prassi producono sull’intera società civile, si istruiscano azioni più decise di prevenzione e condanna, sul piano culturale e sul piano della repressione penale”, conclude Massimo Gandolfini.
Roma, 16 febbraio 2019
Comitato Difendiamo i Nostri Figli