Si torna a parlare di Centro. Ma cosa significa?
di Marco Invernizzi
Ogni tanto il fantasma del Centro riappare. Renzi, Calenda, adesso Sala e Ruffini, sono stati e sono ora i candidati a mettere insieme i centristi d’Italia e a dare vita a un polo politico alternativo alla Destra e alla Sinistra. Ma che cos’è il Centro? Che cosa significa essere centrista? In che cosa si distingue dalla Destra e dalla Sinistra?
Partiamo dall’uomo, cioè dalla questione antropologica. So che per quasi tutti i politologi oggi la «verità sull’uomo», come diceva san Giovanni Paolo II, è una questione superata. Ma non è così perché se non si parte da lì non si capisce niente.
E partiamo anche da una data della storia, cioè da quando si comincia a parlare di Destra e di Sinistra, parole che prima non esistevano dal punto di vista politico. Partiamo dal 1789, dalla Rivoluzione francese.
Esiste una natura umana creata da Dio? Esiste un Ordine naturale? Oppure bisogna creare l’«uomo nuovo» e quindi un «mondo nuovo»? Conservatori e rivoluzionari, Destra e Sinistra si dividono. I primi accusano i rivoluzionari di volere mettere in discussione il progetto di Dio sull’uomo e sulla storia, i secondi accusano i primi di essere attaccati ai loro privilegi e a un tempo storico superato: il nuovo contro il vecchio, una storia già sentita. Ma ben presto si capisce che non è questione di vecchio contro nuovo. Edmund Burke e Joseph de Maistre lo capiscono subito, già nel 1790, e lo scrivono. La posta in gioco è l’uomo, la persona umana come creatura o come essere modificabile all’infinito. Ma per fare l’«uomo nuovo» bisogna rivoluzionare la società e zittire quelli che ostacolano il cosiddetto progresso. Nasce così lo scontro fra Destra e Sinistra, fra conservatori e rivoluzionari, che non è mai terminato.
La vera Destra è quella delle origini, lo ha scritto anche Ernesto Galli della Loggia tanti anni fa (Intervista sulla destra, Laterza). E la vera Sinistra è quella che vuole sovvertire tutto.
E il Centro in tutto questo? Il Centro in realtà non esiste, perché o si vuole conservare l’uomo come creatura voluta da Dio a sua immagine e somiglianza oppure lo si vuole “nuovo”, secondo il progetto delle diverse ideologie.
Certo, pochi vi presenteranno così la distinzione fra Destra e Sinistra, fra essere conservatori o rivoluzionari. Vi diranno che il centrista è un moderato rispetto agli estremismi. Ma si può essere estremisti nel volere conservare l’uomo e la società dai progetti utopistici delle ideologie?
Lunedì 16 dicembre 2024