• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Libertà religiosa
    • Occidente
    • Politica internazionale
    • Famiglia
      • Matrimonio
      • Divorzio
      • Family day
      • Unioni civili
      • Omosessualità
    • Educazione
    • Vita
      • Aborto
      • Droga
      • Fine vita
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Archivio film
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Santità
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • Spigolature
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
    • Ora di adorazione
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Riflessioni / Giorno del Ricordo. Un primo bilancio

Giorno del Ricordo. Un primo bilancio

16 Febbraio 2025 - Autore: Guido Giacometti

A circa venti anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo, una prima valutazione

di Guido Giacometti, profugo istriano, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

Certamente oggi c’è una maggiore consapevolezza di cosa possa corrispondere ai termini “foibe” ed “esodo”, ma la situazione è tutt’altro che ottimale.
Un documento del Viminale permette di avere un primo bilancio approssimativo. Il documento elenca i comuni che nel 2024, per il Giorno del Ricordo, hanno predisposto qualcosa in più rispetto alla sola prescritta esposizione delle bandiere a mezz’asta. Anche non considerando i 3.000 comuni più piccoli, arriva al solo 5% la percentuale di quelli che hanno fatto perlomeno una semplice deposizione di fiori, sino ad organizzare conferenze o rappresentazioni teatrali.
C’è poi da considerare la “battaglia” per il controllo dei canali informativi, in particolare verso le scuole. Attivo da sempre il robusto fronte dei cosiddetti nostri “antipatizzanti”, composto da una rete capillare sul territorio formata dalle sezioni ANPI, ANED, ARCI, Istituti Storici della Resistenza, CGIL, ecc., che trova fraterna accoglienza in larga parte del corpo insegnanti, soprattutto nel centro-nord Italia.
Da segnalare in particolare che l’ANPI, ma non solo, considera un disvalore l’anticomunismo.
Questo è inaccettabile per chi, come i giuliano-dalmati, hanno subito il regime comunista, essendo rimasti al di là della Cortina di ferro. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella su questo punto è stato molto chiaro: i giuliano-dalmati hanno avuto «il destino di passare direttamente dalla oppressione nazista a quella comunista. E di sperimentare, sulla propria vita, tutto il repertorio disumanizzante dei grandi totalitarismi del Novecento, diversi nell’ideologia, ma così simili nei metodi di persecuzione, controllo, repressione, eliminazione dei dissidenti».
Memori del «chi controlla il passato controlla il futuro» (Orwell, 1984), ANPI e sodali hanno da anni stipulato convenzioni con il Ministero dell’Istruzione, che consente loro un ingresso facilitato nelle scuole. Hanno un canale preferenziale sulla stampa locale, che di solito non rilancia i comunicati delle associazioni degli esuli e dei partigiani democratici con cui si collabora.
Sul territorio la distinzione tra “antipatizzanti” e “simpatizzanti”, rispetto a quanto sotteso dal Giorno del Ricordo, non è riconducibile a comuni di sinistra e comuni di destra. Abbiamo comuni di sinistra come San Miniato (PI) che acquistano un masso del Carso per posizionarlo al centro di un parco in memoria dei martiri delle foibe e, per contro, comuni di destra come Pistoia che concedono la sala principale per una conferenza organizzata da ANPI di contro-celebrazione del Giorno del Ricordo, proprio il giorno 10 febbraio e malgrado le proteste degli esuli. Il relatore Davide Conti esprime apertamente la sua contrarietà al dettato della legge n. 92 del 30 marzo 2004 con articoli su Il Manifesto quotidiano comunista (cfr. Il giorno del ricordo a uso e consumo della Terza Repubblica e Foibe, la storia al tempo dell’estrema destra guida del governo).
I pastori della Chiesa su questi temi non aiutano molto. Il quotidiano Avvenire del 7 agosto scorso titolava: «Lucca. Zuppi ricorda 28 preti uccisi dai nazisti». Di quelli uccisi dai comunisti, anche nella stessa Toscana, si preferisce non parlare.
Tutto quanto sopra non vuol essere una sterile lamentazione. Indica invece il grande ed entusiasmante lavoro che ci aspetta.
Abbiamo come patroni i tre giovani beati il cui martirio, per mano dei partigiani comunisti e in odio alla fede, è stato riconosciuto dalla Chiesa: Lojze Grozde, studente di 20 anni di lingua slovena; Francesco Bonifazio, sacerdote di 32 anni di lingua italiana; Miroslav Bulesic, sacerdote di 27 anni di lingua croata.
San Giovanni Paolo II, durante la proclamazione del beato Grozde, disse: «Lojze Grodze è solo una delle innumerevoli vittime innocenti del comunismo che alzano le palme del martirio come ricordo e monito indelebili».
E tra gli uccisi nelle foibe ci sono i martiri i cui nomi sono noti solo a Dio e che intercedono per noi.

Domenica, 16 febbraio 2025

* campi obbligatori
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla Privacy per avere maggiori informazioni.

Controlla la tua posta in entrata o la cartella spam adesso per confermare la tua iscrizione.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp

Correlati

Archiviato in:In evidenza, Riflessioni

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Privacy Policy

CRISTIANITA SOCIETÀ COOPERATIVA

Largo Toscanini n. 5 – 27058 – Voghera (PV)
tel. +39 349 50.07.708
C.F./IVA 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • WhatsApp
  • YouTube

Copyright © 2025 Alleanza Cattolica · Accedi