Frammento 78
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Dal 1991 Papa [san] Giovanni Paolo II [1920-2005] viene reiteratamente denunciando, con precisione e con puntualità, il pericolo totalitario dell’ora presente, cioè l’intronizzazione del relativismo etico attraverso i suoi sponsali con la democrazia. Il relativismo etico è una morale, cioè la trascrizione comportamentale di diverse “metafisiche”, “costellazioni di princìpi”, di cui sono più o meno correttamente note e più o meno adeguatamente denunciate quella massonica, quella neomarxista — esito soprattutto della lettura romantica di Karl Marx [1818-1883] ‒ e quella esistenzialistica, rappresentata dal «pensiero debole», ma accanto a esse si situa ‒ con un tasso di pericolosità proporzionato al tasso di credibilità dei suoi mentori ‒ anche quella tecnocratica, lato sensu neopositivistica.
Dal “governo dei tecnici” al “partito dei tecnici” e oltre, in Cristianità. Organo ufficiale di Alleanza Cattolica, anno XXIV, n. 250-251, Piacenza febbraio-marzo 1996, p. 4. Gli inserti fra parentesi quadre nel corpo del testo sono opera di adeguamento redazionale.