di Domenico Airoma
Con quale coraggio parlate di diritti? Voi che vi attribuite la rappresentanza delle Nazioni Unite e avete ammesso nel Consiglio per i diritti umani il Venezuela, Paese retto da un governo che opprime il proprio popolo e che è guidato da un tiranno dalle mani lorde del sangue dei propri oppositori?
Con quale coerenza tacete sull’elezione della Libia a guardiano mondiale della libertà, voi che giudicate quello stesso Paese un porto non sicuro per chi migra anche in cerca di condizioni di vita più libere?
Con quale autorità parlate dell’eguale dignità delle fedi e vi girate dall’altra parte davanti all’elezione dell’Arabia Saudita a custode del diritto alla libertà religiosa?
Con quale diritto parlate di diritti, voi che vi ergete a paladini dei cosiddetti diritti civili e vi rendete di fatto complici di un’organizzazione che promuove e sostiene la sterilizzazione forzata delle donne?
Lo fate con il diritto dei più forti. Che non è conforme a
giustizia. Che è la contraffazione della giustizia. E che, come tutto ciò che è
falso, soccomberà dinanzi all’evidenza e allo splendore della Verità.
Soccomberà se vi saranno uomini che non taceranno e decideranno di dare voce ai
deboli, ai vinti. Ai non nati e agli scarti, quelli dalla vita ritenuta non
meritevole di essere vissuta. Ai perseguitati a motivo della propria fede. Ai
genitori che vogliono trasmettere la bellezza di una vita orientata verso il
rispetto dei diritti di Dio, come fondamento dei diritti dell’uomo. Soccomberà
se ci riapproprieremo di quella dignità che ci rende uomini dalla schiena
dritta e dal cuore grande.
Venerdì, 25 ottobre 2019