Il libro dell’Amore Infinito. I bisogni dei nostri tempi, 3ª ed. riveduta e corretta, Betania del Sacro Cuore, Vische Canavese (Torino) 1959, pp. 39-41. Titolo redazionale.
Il contagio del dubbio porta al soprannaturale diabolico
Se […] diamo uno sguardo ai differenti popoli del mondo, vedremo manifestarsi nella generalità degli spiriti, le medesime tendenze anche se con diverse sfumature. Ciò non deve farci meraviglia. I progressi moderni hanno tanto facilitato le comunicazioni intellettuali che le opinioni e i sistemi si propagano quasi simultaneamente anche nelle più remote parti del mondo.
E proprio ai nostri giorni […] lo scetticismo ha pervaso tutti i popoli. Non solo praticamente rigettano la loro fede molti cristiani, – cosa spiegabile, dato il freno che la fede impone alle cattive tendenze, per quanto non si possa scusare, – ma persino i pagani, i maomettani, ai quali la falsa religione lascia la libertà del male, cominciano a dubitare delle false loro divinità, dei loro pretesi profeti, a ridersi del loro culto, a disprezzare i loro libri e le antiche loro tradizioni. Ma non cercano per questo la vera luce; soltanto i loro spiriti, trasportati da questo vento di scetticismo, negano ora ciò che i loro padri avevano per tanto tempo creduto, ciò che avevano stabilito con la forza o sostenuto con persecuzioni.
Il bisogno di dubitare è ormai generale. E il contagio del dubbio giunge, non solo alle intelligenze dei vecchi, scoraggiati dalle prove di una lunga esistenza o agli uomini ancora nel pieno possesso della virilità, ma che la lotta per l’esistenza o la sazietà dei piaceri ha portati verso la materia, o ai giovani trasportati dal fuoco delle passioni; ma arriva, il contagio del dubbio, perfino all’intelletto degli adolescenti e dei fanciulli che imparano ancora sui banchi delle scuole i primi rudimenti delle lettere. È un lento veleno che porta la decomposizione morale in tutte le nazioni, corrompendo gli spiriti e abbandonandoli, senza forza di resistenza, alle violenze delle passioni naturali.
Vi sono ancora, è vero, di quelli che amano e cercano il soprannaturale, perché hanno bisogno di credere a qualche cosa che sia superiore ad ogni loro comprensione; ma per soddisfare questo bisogno, invece di cercare l’alimento che desiderano, nella verità rivelata, fanno rivivere le superstizioni antiche che la luce del Vangelo aveva dissipate, i falsi sistemi dei filosofi antichi su cui la verità del cristianesimo aveva trionfato; oppure si danno alle colpevoli curiosità delle pratiche spiritiche e ipnotiche e a tutti i pericoli di questi artificii occulti.
L’amore del meraviglioso, dello straordinario li domina; così essi preferiscono il soprannaturale diabolico o immaginario al vero e santificante soprannaturale divino, che è controllato dalla Chiesa e appoggiato dalla sana ragione.
Serva di Dio Madre Luisa Margherita Claret de la Touche