Il 3 ottobre 1995, a San Paolo, in Brasile, confortato dai sacramenti della Chiesa cattolica e dopo aver ricevuto la benedizione pontificia, è deceduto, all’età di quasi ottantasette anni, il professor Plinio Corrêa de Oliveira.
1. Nato a San Paolo il 13 dicembre 1908, da genitori appartenenti a vecchie famiglie dell’aristocrazia rurale, del “patriarcato rurale brasiliano”, compie gli studi secondari presso il Collegio São Luiz, retto dai padri gesuiti, e si forma nella facoltà di Giurisprudenza della metropoli. Iniziata la carriera professionale e pubblica, si qualifica come il maggiore leader della gioventù cattolica di San Paolo. A ventiquattro anni viene eletto, nella lista della Lega Elettorale Cattolica, all’Assemblea Costituente, nella quale è il deputato più giovane e più votato di tutto il paese. Poco dopo viene chiamato alla cattedra di Storia della Civiltà nel collegio universitario annesso alla facoltà di Giurisprudenza dell’università; quindi, diventa titolare di Storia Moderna e Contemporanea nella facoltà di Filosofia, Scienze e Lettere São Bento, e nella facoltà Sedes Sapientiae, poi entrate a far parte della Pontificia Università Cattolica di San Paolo. È uno dei fondatori dell’Azione Cattolica paulista, quindi primo presidente della sua giunta arcidiocesana.
Uomo di pensiero, oratore, conferenziere e giornalista, attratto fin da giovane dall’analisi della crisi contemporanea, della sua genesi e delle sue conseguenze, è autore di importanti studî di carattere sociologico e storico. Cattolico convinto e militante, la sua parola e la sua penna sono sempre al servizio delle cause che interessano la Chiesa e la civiltà cristiana.
Uomo d’azione, esercita una funzione di guida degli elementi più dinamici della gioventù cattolica contro-rivoluzionaria e anticomunista; nel 1960 fonda la Sociedade Brasileira de Defesa da Tradição, Família e Propriedade, la TFP brasiliana, da allora dedicandosi completamente alla funzione di presidente di questa associazione. Il legato di tale attività è costituito da oltre ventimila registrazioni di conferenze, di riunioni di formazione e d’interventi in commissioni di studio. Associazioni simili alla TFP brasiliana, ispirate al suo pensiero anche se indipendenti, sono attualmente presenti non solo nelle Americhe, ma anche in Europa, in Africa, in Oceania e in Asia.
2. Le opere del pensatore brasiliano sono sempre state sollecitate da situazioni della vita della Chiesa e del mondo cattolico, nonché da frangenti del mondo religioso e sociopolitico internazionale o latinoamericano, sui quali ha svolto considerazioni dottrinali di maggiore o di minore articolazione.
Fra gli scritti occasionati dalla vita della Chiesa e del mondo cattolico primeggia Revolução e Contra-Revolução, del 1959, il testo di base delle TFP, cui fornisce i fondamenti di dottrina e d’azione, pubblicato in sei lingue. L’opera, accresciuta di una nuova parte — “Rivoluzione e Contro-Rivoluzione” vent’anni dopo —, è comparsa in prima edizione mondiale in italiano, nel 1977.
“Rivoluzione e Contro-Rivoluzione — secondo il canonista claretiano Anastasio Gutiérrez Poza, in un apprezzamento espresso nel settembre del 1993 — è un’opera magistrale, i cui insegnamenti dovrebbero essere diffusi fino a farli penetrare nella coscienza di tutti quanti si sentano autenticamente cattolici, direi di più, di tutti gli uomini di buona volontà”: “Insomma — sentenzia lo stesso religioso —, oserei dire che è un’opera profetica nel senso migliore del termine; ancora di più, che il suo contenuto dovrebbe essere insegnato negli istituti superiori della Chiesa, affinché almeno le classi di élite prendano coscienza chiara di una realtà schiacciante, della quale — credo — non si abbia chiara coscienza”.
Del 1963 è A libertade da Igreja no Estado comunista, poi ampliato e ripresentato con lo stesso titolo; nel 1974, lo studio esce con il titolo mutato in Acordo com o regime comunista: para a Igreja, esperança ou autodemolição?; cumulando entrambe le versioni, è stato pubblicato in nove lingue.
Nel 1965 vede la luce Baldeação ideologia inadvertida e dialogo, edito in cinque lingue.
Del 1969 è Grupos ocultos tramam a subversão na Igreja.
Nel 1993 viene pubblicata Nobreza e elites tradicionais análogas nas alocuçoes de Pio XII ao Patriciado e à Nobreza romana, edito in cinque lingue.
Fra gli scritti suggeriti dalla vita sociopolitica internazionale, si può classificare O socialismo autogestionario: em vista do comunismo, barreira ou cabeça-de-ponte?, del 1981, pubblicato in sette lingue.
Fra gli scritti dedicati alla vita religiosa e sociopolitica latinoamericana, si possono ricordare Em Defesa da Ação Católica, del 1943; Reforma Agrária — Questão de Consciência, del 1961; Declaração do Morro Alto, del 1964; una raccolta di articoli sulla situazione cilena nel triennio della disastrosa esperienza socialista, Il crepuscolo artificiale del Cile cattolico, del 1973, curata da Alleanza Cattolica presso Cristianità e uscita solo in Italia; Brasil 1976. A Igreja ante a escalada da ameaça comunista. Apelo aos Bispos Silenciosos, del 1976; Tribalismo indígena, ideal comuno-missionário para o Brasil no século XXI, del 1977; Na “Noite Sandinista”: o incitamento à guerrilha dirigido por sandinistas “cristãos” à esquerda católica no Brasil e na América Espanhola, del 1980; Sou católico: posso ser contra a Reforma Agrária?, del 1981; As CEBs… das quais muito se fala, pouco se conhece — A TFP as descreve como são, del 1982; Guerreiros da Virgem. A Réplica da Autenticidade. A TFP sem segredos, del 1985; A Propriedade Privada e a Libre Iniciativa, no Tufão Agro-Reformista, del 1985; No Brasil: a Reforma Agrária leva a miseria ao campo e à citade. TFP informa analisa alerta, del 1986; Projeto de Constituição angustia o País, del 1987.
Finalmente, vanno menzionati scritti di carattere spirituale, la cui natura e il cui tenore esprimono in modo inequivoco la coscienza dell’unità fra vita religiosa e vita politico-sociale, che caratterizza la prospettiva cattolica contro-rivoluzionaria. Esempi ne sono due meditazioni, edite con il titolo Via Sacra, termine che traduce Via Crucis in portoghese, la prima nel 1943, la seconda nel 1951, poi raccolte in italiano come Via Crucis. Due meditazioni, nel 1993.
Sempre nel settore editoriale, va ricordato che Plinio Corrêa de Oliveira ha orientato personalmente l’elaborazione di molti dei 107 volumi pubblicati in venti lingue dalle diverse TFP.
3. Plinio Corrêa de Oliveira giornalista lascia oltre 2500 articoli e manifesti. Direttore — dal 1935 al 1947 — del settimanale Legionário, organo della Congregazione Mariana di Santa Cecilia, poi organo ufficioso dell’arcidiocesi di San Paolo, dal 1951 al 1995 collabora regolarmente al mensile di cultura Catolicismo, edito a Campos, nello Stato di Rio de Janeiro; quindi, dal 1968 al 1993, a quotidiani brasiliani, soprattutto — con articoli settimanali — alla Folha de S. Paulo. I suoi scritti sono spesso ripresi all’estero, principalmente dalle riviste delle diverse TFP. In Italia compaiono sul mensile Cristianità, organo ufficiale di Alleanza Cattolica, e sul quadrimestrale Quaderni di “Cristianità”.
4. Il 1° febbraio 1975, di fronte alla sempre più difficile situazione della Chiesa cattolica, quindi del mondo cattolico, nel corso di una riunione della TFP brasiliana, si offre come vittima espiatoria, e trentasei ore dopo resta gravemente ferito in un incidente stradale, le cui conseguenze lo hanno accompagnato fino alla morte.
5. Il 10 gennaio 1978 redige il suo testamento: “Nel nome della Santissima e Individua Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo. E della Beata Vergine Maria, mia Madre e Signora.
“Io, Plinio Corrêa de Oliveira, figlio legittimo del dottor João Paulo Corrêa de Oliveira e di donna Lucilia Ribeiro Corrêa de Oliveira […]
“[…] Dichiaro di aver vissuto e spero di morire nella Santa Fede Cattolica Apostolica e Romana, alla quale aderisco con tutte le fibre della mia anima. Non trovo parole sufficienti per ringraziare la Madonna del favore di aver vissuto fin dai miei primi giorni, e di morire, come spero, nella Santa Chiesa, alla quale ho votato, voto e spero di votare fino all’ultimo respiro tutto il mio amore. In modo tale che tutte le persone, le istituzioni e le dottrine che ho amato durante la mia vita, e attualmente amo, le ho amate soltanto o le amo perché erano o sono secondo la Santa Chiesa, e nella misura in cui erano o sono secondo la Santa Chiesa. Allo stesso modo, ho sempre combattuto istituzioni, persone o dottrine solamente perché e nella misura in cui si opponevano alla Santa Chiesa Cattolica.
“Allo stesso modo ringrazio la Madonna — sempre che sia possibile trovare parole sufficienti per farlo — della grazia di aver letto e diffuso il Trattato della vera devozione a Maria, di san Luigi Maria Grignion di Montfort, e di essermi consacrato a Lei come schiavo perpetuo. La Madonna è sempre stata la luce della mia vita, e dalla sua clemenza spero sia la mia luce e il mio aiuto fino all’ultimo momento della mia esistenza”.
Venendo al proprio operato, egli afferma: “Sono consapevole del dovere compiuto, per il fatto di aver fondato e diretto la mia gloriosa e amata TFP. Bacio in spirito il suo stendardo […]. I legami spirituali che mi uniscono a ciascuno dei soci e dei collaboratori della TFP brasiliana, come delle altre TFP, sono tali che mi è impossibile ricordare in questa occasione qualcuno in modo speciale per esprimergli il mio affetto. Chiedo che la Madonna benedica tutti e ciascuno.
“Dopo la morte, spero di pregare per tutti insieme a Lei, così aiutandoli in modo più efficace che nella vita terrena.
“A quanti mi hanno dato ragioni di dispiacere, perdono di tutto cuore.
“Faccio voti perché la mia morte sia per tutti occasione della grazia che chiamiamo del “Grand-Retour”.
“Non ho direttive da dare per questa eventualità, perché meglio di me lo farà la Madonna.
“Comunque, prego tutti e ciascuno dal profondo del cuore e in ginocchio, di essere in grado sommo devoti alla Madonna per tutta la vita”.
6. Alleanza Cattolica, non fondata né diretta da Plinio Corrêa de Oliveira, ha però fatto tematico riferimento al suo magistero contro-rivoluzionario durante la sua vita terrena. Perciò gli manifesta la sua gratitudine, e in qualche modo lo ricambia, con la preghiera di suffragio. Inoltre, dalle parole del testamento del maestro brasiliano trae motivo per attendersi aiuto più efficace dalla sua vita eterna in questo fine di secolo, che è anche fine di millennio, nella prospettiva di un nuovo secolo, che è anche un nuovo millennio. Finalmente, con lui condivide il profondo convincimento che il secolo e il millennio venturi non potranno essere né un secolo né un millennio cristiani, se non saranno un secolo e un millennio mariani; nonché la speranza, alimentata dalla promessa di Fatima — “Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà” —, di una grande conversione di rilevanza sociale e, quindi, della nuova instaurazione di una Cristianità.
Plinio Corrêa de Oliveira edito da Cristianità
1. Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, con lettere di encomio di S. E. mons. Romolo Carboni, arcivescovo titolare di Sidone e nunzio apostolico, 3a ed. it. accresciuta, 1977 (2a ed. it., 1972)
2. Prefazione a Fabio Vidigal Xavier da Silveira, Frei, il Kerensky cileno, 1973
3. Fátima in una visione d’insieme, prefazione, e Un avvertimento miracoloso, appendice ad Antonio Augusto Borelli Machado, Le apparizioni e il messaggio di Fátima secondo i manoscritti di suor Lucia, 1a ed., 1977
4. La libertà della Chiesa nello Stato comunista. La Chiesa, il decalogo e il diritto di proprietà, con una lettera di encomio della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università, 1978
5. con Sociedad Chilena de Defensa de la Tradición, Familia y Propiedad, Il crepuscolo artificiale del Cile cattolico, 1973
6. Via Crucis. Due meditazioni, 1991
Plinio Corrêa de Oliveira pubblicato in Cristianità
- Un piccolo litigio completa il “bluff”, 0
- La corruzione indebolisce la barriera dell’orrore, 1
- L’insidia neocomunista di Roger Garaudy, 2
- Soltanto la proprietà ha una funzione sociale?, 3
- L’imbroglio dell’anticomunismo peronista, 3
- Elogio dei “silenziosi” d’Occidente, 4
- Dove va la rivoluzione nell’abbigliamento?, 5
- La politica vaticana di distensione verso i governi comunisti, 5
- La crociata del secolo XX, 7 e 246
- La devozione mariana e l’apostolato contro-rivoluzionario, 8 e 247-248
- La gloria, la gioia, l’onore…, 9
- La libertà della Chiesa nello Stato comunista, 11-12
- “Comunismi assortiti”, 13
- Via Crucis, 14
- “Lo stupido è il cavallo del diavolo”, 16
- Un avvertimento miracoloso, 17-18
- Fátima in una visione d’insieme, 17-18
- Un aspetto del “caso” Lefebvre, 28-30
- A proposito di violazioni di diritti umani, 28-30
- Tradizione, famiglia e proprietà, 34-35
- Il secolo della morte, della guerra e del peccato, 37
- Considerazioni e speranza a “sede vacante”, 42
- Il dilemma di Papa Giovanni Paolo II, 43
- La polveriera iraniana, 44
- Per un ordine sociale cristiano nazionale e sovranazionale, 45
- La posizione delle nazioni cattoliche in una guerra tra comunisti e protestanti, 47
- Rivoluzione bolscevizzante nella “gentilità” orientale, 47
- Il messaggio di Puebla, 50-51
- Giustizia e disuguaglianza cristiana, 54
- Spiraglio anticomunista nella Chiesa latino-americana, 59
- Conservatorismo popolare, 69
- Sulla tolleranza del male nell’ordine sociale internazionale e nazionale, 70
- Sul cerimoniale del potere, 73-74
- Principali obiezioni a “Igreja e problemas da terra”, 75-76
- Sulla funzione e sulla responsabilità delle “élite” tradizionali, 77
- Ancora sulla Riforma Agraria in Brasile, 80
- Il socialismo autogestionario: rispetto al comunismo, una barriera o una testa di ponte?, 82-83
- In Francia il pugno soffoca la rosa, 84
- Richiamo al realismo cattolico e alla sapienza mariana, 85
- “Subito,subito,subito!”, 86-87
- Ipotesi, ipotesi…, 86-87
- Argentina e Inghilterra di fronte a un nemico comune: il potere sovietico, 86-87
- Il crollo spettacolare del centrismo e le ipotizzabili difficoltà future del socialismo spagnolo, 92
- L’arma dell’”embargo” dei cereali, 101-104
- Un primo ostacolo agli errori diffusi dalla “teologia della liberazione”, 117
- Sulla condanna di errori contenuti nell’opera “Chiesa: carisma e potere. Saggio di ecclesiologia militante” di padre Leonardo Boff O. F. M., 121
- “Rossi” oppure “morti” nella prospettiva del messaggio di Fatima, 124-125
- Brasile: per una politica agraria né socialista né confiscatoria, 138
- Comunismo e anticomunismo sulla soglia dell’ultimo decennio di questo millennio, 179
- Fatima, “perestrojka” e TFP (con Antonio Augusto Borelli Machado), 180-181
- Pio XII: grandi mete ed enormi mezzi per la restaurazione dell’ordine sociale cristiano, 222
- La formazione delle “élite” in Brasile nell’epoca coloniale, 227-228
- Le “élite” brasiliane nei cicli socio-economici del legno brasile, della canna da zucchero e dell’oro e delle pietre preziose, 229
- Le “élite” brasiliane nel ciclo socio-economico del caffè, 230-231
- Apologia delle disuguaglianze armoniche, 225-226
- Le Americhe verso il terzo millennio: convincimenti, preoccupazioni e speranze delle TFP del Continente. Agenda di problemi continentali, 236
[57. La devozione mariana e l’apostolato contro-rivoluzionario, 247-248]
Plinio Corrêa de Oliveira in Quaderni di “Cristianità”
1. Importanza decisiva delle opzioni religiose nel presente e nel futuro dell’America Meridionale, anno I, n. 2, estate 1985, pp. 61-72
2. La reale situazione socio-economica del Brasile. Deferente comunicazione informativa a Sua Santità Giovanni Paolo II, anno II, n. 5, estate-inverno1986, pp. 35-39