Il 16 ottobre scorso è morto a Firenze il M.R. padre Florido Giantulli della Compagnia di Gesù.
Nato a Rieti nel 1906, ha consacrato gran parte della sua vita di gesuita alla educazione della gioventù e quindi alla predicazione degli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio.
Nella seconda metà della sua esistenza, vissuta in condizioni fisiche tutt’altro che felici, si è dedicato allo studio della massoneria, e in particolare di quella italiana, sia dal punto di vista della dottrina di questa setta che del suo operare nella storia.
Unico frutto pubblico di questa fatica pluridecennale, caratterizzata da intelligente e accurata ricerca e ispirata ad amorevole servizio della santa Chiesa, alla sua morte rimane un piccolo volume, L’essenza della massoneria italiana; il naturalismo, edito da poco più di un anno.
I frutti privati delle fatiche apostoliche di questo gesuita di sempre si sottraggono a ogni sbrigativo e superficiale inventario ma le numerose presenze alle sue esequie hanno lasciato intravvedere qualcosa di non comune, e certamente di non “moderno“.
La consonanza ideale di padre Giantulli con Alleanza Cattolica e la sua simpatia per la nostra rivista ne fanno un nostro intercessore presso la santissima Vergine – cui era teneramente devoto -, per impetrarci la stessa fedeltà alla Chiesa e al Papato di cui ha dato testimonianza, sopportando con santa e forte letizia le umane e storiche delusioni, e continuando a lottare fìno all’ultimo ad maiorem Dei gloriam!