L’assemblea plenaria del Parlamento europeo ha votato a maggioranza una risoluzione che invita la Corte suprema degli USA a non fare passi indietro in tema di aborto. La risoluzione afferma anche che l’aborto è un diritto e biasima l’eccessiva estensione dell’obiezione di coscienza.
I tre punti sono stati sostenuti dalle sinistre europee, Partito democratico compreso, hanno diviso i popolari, mentre hanno votato contro i conservatori. Risultato finale: 364 si, 154 no, 37 astenuti.
1. L’interferenza del Parlamento europeo in vicende di uno Stato, gli USA, che non fa nemmeno parte dell’Europa dimostra l’importanza della prossima decisione della Corte suprema americana. Speriamo e preghiamo perché i giudici degli Stati Uniti riescano a contribuire alla battaglia per la promozione della vita con un gesto che potrebbe avere straordinarie conseguenze.
2. L’aborto è un delitto e non può essere considerato un diritto. Diversamente vorrebbe dire che il concepito sarebbe una cosa e non una persona, “uno di noi”.
3. L’attacco all’obiezione di coscienza è indicativo di una mentalità totalitaria, che non solo nega il più elementare diritto, quello alla vita, ma attribuisce allo Stato il diritto di impedire l’esercizio della libertà di coscienza.
L’Europa auspicata dal magistero della Chiesa, da Pio XII a Francesco, è un’altra cosa, con al centro la persona e la sua dignità che non proviene dal riconoscimento dello Stato. Ma la dignità è possibile solo dove viene rispettato il diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale.
Giovedì, 10 giugno 2022