Appello alla Conferenza Episcopale Italiana
Da più di dieci anni il Libano soffre di una guerra non sua, che gli fu imposta dal di fuori per diversi scopi: per distruggere la sua formula di convivenza fra le varie comunità religiose ed etniche del Medio Oriente, per risolvervi il problema dei palestinesi a scapito dei cristiani del Libano anziché risolverlo in Palestina e per eliminare allo stesso tempo l’ultimo baluardo di rifugio cristiano nel Medio Oriente.
Davanti a questa tragedia che non cessa di devastare il Libano e di seminarvi morte, terrore, torture e lutto, con l’approvazione e la complicità di molti Paesi e con il silenzio e l’indifferenza di molti altri, i cristiani del Libano si rivolgono a voi, rev.me eminenze ed eccellenze della Cei, consapevoli e grati di tutto ciò che la Chiesa italiana fece per il Libano, affinché sia sensibilizzata l’opinione pubblica italiana e la coscienza del mondo e sia lanciato da parte della vostra venerabile conferenza un pressante appello alla coscienza del mondo intero affinché si affretti a salvare il Libano: l’unico Paese della vera democrazia, della libertà e della cultura nel Medio Oriente; l’unico crocevia tra Oriente e Occidente e l’ultima porta d’accesso al cristianesimo dell’oriente; l’unica terra d’incontro e di convivenza fra le varie comunità religiose ed etniche del Medio Oriente; a tutti i cristiani del mondo affinché si affrettino a salvare i loro fratelli in Libano dallo sterminio prima che sia troppo tardi, e questo perché i cristiani libanesi non chiedono altro che sopravvivere con dignità e libertà di fede, rifiutandosi di diventare gente oppressa e di seconda categoria come accade per gli altri cristiani dei Paesi d’oriente.
Associazione dei Libanesi Cristiani in Italia
29 maggio 1985