Armando Juè S.J.
Il 17 ottobre 1984 è mancato padre Armando Juè, gesuita, direttore generale per l’Italia Meridionale dell’Opera Ritiri di Perseveranza, l’ORP. Aveva 84 anni ed era una figura di spicco della Chiesa napoletana. La sua attività apostolica è stata un punto di riferimento spirituale e una guida per intere generazioni. Nel 1936 aveva assunto la direzione dell’ORP, che è stata promotrice di un profondo risveglio di vita cristiana a Napoli e nell’Italia Meridionale, dove, negli anni Cinquanta, è giunta a contare decine di sezioni. L’Opera, in diretta continuità con san Francesco de Geronimo, che ne è il patrono, ha innestato la pratica degli esercizi spirituali di Sant’Ignazio sulla pietà popolare napoletana. I ritiri mensili, la frequenza nell’accostamento ai sacramenti, le conferenze di formazione, sono alla base del metodo dell’ORP, che Papa Pio XI ha definito «l’Opera veramente provvidenziale» e che, a Napoli, ha goduto del sostegno e della ammirazione dei cardinali Ascalesi e Mimmi.
Instancabile – continuava a guidare personalmente gli incontri mensili dell’Opera che si svolgono di primo mattino -, padre Juè animava il Venerdì Santo una popolarissima Via Crucis attraverso il centro storico di Napoli. Migliaia di napoletani lo ricordano così, mentre incoraggiava a non desistere dal cammino promettendo la perseveranza finale. Era un intransigente. Fedele alla dottrina cattolica, indisponibile alle mediazioni e ai compromessi, nonostante le incomprensioni, le critiche e le opposizioni che questo gli costava. Alleanza Cattolica, di cui padre Juè ha più volte benedetto gli stendardi e per la quale aveva parole di elogio, lo ricorda nelle sue preghiere con affetto e ammirazione.