di Maurizio Milano “Pagare tutti per pagare meno” oppure “pagare meno per pagare tutti”? Non è la stessa cosa. La prima ipotesi lascia intendere che le tasse sono sì elevate, ma per sola colpa degli evasori fiscali, senza i quali tutto filerebbe liscio; la seconda sottintende che pagare le tasse è sì un dovere del cittadino, ma che lo Stato ha il dovere ancora più … [Leggi di più...] infoRicetta semplice per sconfiggere l’evasione fiscale
La soluzione è la libertà del mercato
di Maurizio Milano Come abbiamo già accennato, la visione keynesiana dell’economia si traduce inevitabilmente nel crony capitalism: un “capitalismo clientelare” fatto d’intrecci malsani tra imprese e politica, che falsifica la concorrenza libera e leale, spiazza l’iniziativa privata, genera utili privati e perdite pubbliche, malversazioni, prezzi troppo elevati dei beni e … [Leggi di più...] infoLa soluzione è la libertà del mercato
I governi e le banche centrali non creano ricchezza
di Maurizio Milano Le finanze pubbliche e il Welfare State dell’Italia sono fragili a causa di un mix letale di statalismo e di oppressione fiscale, di debito pubblico fuori controllo e d’inverno demografico. La spesa pubblica è a livelli monstre: circa 839 miliardi di euro nel 2017, pari al 49% del Prodotto Interno Lordo. Essendo una buona proxy dell’effettiva pressione … [Leggi di più...] infoI governi e le banche centrali non creano ricchezza
Urge tagliare la spesa pubblica
di Maurizio Milano, del 20 febbraio 2018 Siamo in campagna elettorale e i contendenti promettono, come prevedibile, un mix vario di “meno tasse” e “più spesa pubblica” alla ricerca di un facile consenso: come da proverbio, la “botte piena” e assieme la “moglie ubriaca”. Tuttavia, è una vera e propria “fallacia” economica: ovvero un cattivo ragionamento, per quanto la … [Leggi di più...] infoUrge tagliare la spesa pubblica
Per la “primavera demografica”
di Maurizio Milano Come illustrato in precedenza, le previsioni demografiche dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) per il 2050 dipingono un Paese di anziani ‒ il 34% sul totale della popolazione rispetto al già elevato 22,3% di oggi ‒, con pochissimi giovani, prevalentemente figli unici, senza né zii né cugini. L’allungamento delle aspettative di vita (già oggi sugli … [Leggi di più...] infoPer la “primavera demografica”