Sembra di leggere tre libri: la trama de Le avventure di Pinocchio di Collodi (Carlo Lorenzini, 1826-1890) con il commento teologico scritto, nel 1977, da cardinal Giacomo Biffi (1928-2015), il tutto legato dalle riflessioni profonde e originali di Franco Nembrini. Bergamasco, una vita dedita all’educazione, prima come insegnante, poi come fondatore, con altri genitori, della scuola paritaria «La Traccia» di Calcinate, in provincia di Bergamo, Nembrini è un grande appassionato di letteratura, soprattutto di Dante Alighieri (1265-1321) al quale ha dedicato volumi, conferenze e trasmissioni televisive. Per parlare di Pinocchio parte dalle riflessioni del cardinal Biffi, da lui stesso utilizzate come traccia per la prima esperienza di insegnante di religione in una scuola statale, e su quelle innesta un contributo originale, anche attingendo alla propria esperienza di educatore. Nel volume Contro Maestro Ciliegia. Commento teologico a «Le avventure di Pinocchio» (Jaka Book 1977), il card. Biffi racconta di avere scoperto che il capolavoro di Collodi non fosse semplicemente una favola per bambini, con un messaggio moralistico, ma «più che suggerire le regole di comportamento, il libro svelava la vera natura dell’universo; non mi diceva per sé e in modo diretto che cosa dovessi fare, bensì narrava senza incertezze la storia del mondo e dell’uomo; non pretendeva di consigliarmi: piuttosto si offriva simpaticamente di aiutarmi a capire. Pinocchio, ovvero dell’ortodossia cattolica»,
Dopo avere letto Biffi, Nembrini ha sempre considerato Pinocchio un punto di riferimento utile e geniale, perché si tratta in realtà della storia di ognuno di noi, del nostro essere creature bisognose di un Padre, che ci crea, ci ama e prepara per noi un grande destino. Come Pinocchio, siamo però portati ad abbandonare la casa del Padre, lanciandoci in avventure che avranno un esito drammatico perché, rompendo il rapporto con la nostra origine, perdiamo il rapporto con le cose, con gli altri uomini, con noi stessi, divenendo alla fine simili alle bestie. Eppure, lungo tutta la storia c’è sempre la figura di Geppetto che con amore cerca il suo Pinocchio, lo perdona e si impegna per aiutarlo; c’è una Fata dai capelli turchini, figura della Chiesa, che non perde mai di vista il burattino disobbediente e interviene prontamente in suo aiuto. E, ancora, accanto alla voce della coscienza, il Grillo Parlante, che si presenta spesso sotto diverse spoglie cercando di consigliare Pinocchio nei difficili momenti delle scelte, c’è un mondo pieno di pericoli, tentazioni e idoli che distraggono il protagonista dal cammino della verità e del bene. Al centro della vicenda vi è il tema della libertà dell’uomo, che nella sua vita si trova davanti a molti bivi: a seconda delle scelte che compie può divenire pienamente sé stesso o diventare una bestia. Pinocchio ascoltando Geppetto e la Fata può diventare un bambino vero, seguendo Lucignolo è destinato a diventare un asino. Come dice Nembrini: «L’avventura di Pinocchio è l’avventura mia, l’avventura tua».
Un libro per tutti, consigliato soprattutto a chi è alla ricerca di una traccia per incontri rivolti ai giovani
Categoria:Saggio
Autore:Franco Nembrini
Pagine: 187 pp
Prezzo: € 10,00
Anno: 2017
Editore:Centocanti, Bergamo 2017
ISBN: 9788894042412