"Comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, … [Leggi di più...] infoIncontro Pasqua 2022 per liceali e universitari
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Uniti con il Papa
LE ASSOCIAZIONI DELLA PUBBLICA AGENDA “SUI TETTI “ - “AGGRESSIONE RUSSA ALL’UCRAINA: UN APPELLO A TUTTE LE COMUNITA’ PERCHE’ ASSIEME SI UNISCANO AL PAPA’ PER DARE FORZA AL PIU’ AUTOREVOLE PERCORSO PER LA PACE” Oggi, 25 marzo 2022, alle 17, Papa Francesco consacrerà alla Madonna “la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina”. Le oltre settanta … [Leggi di più...] infoUniti con il Papa
Il pensiero del giorno
Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te". A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come … [Leggi di più...] infoIl pensiero del giorno
Kiev-Zhytomyr: villaggi e città in uno stato di disastro umanitario. Sacerdoti e suore si rifiutano di partire
Comunicato di ACS - Italia del 21/03/2022 Mentre milioni di persone cercano di fuggire dall'Ucraina, alcuni intendono restare per aiutare coloro che non possono fuggire. Tra loro ci sono operatori diocesani, sacerdoti e religiose della diocesi di Kiev-Zhytomyr. Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) in questa diocesi sostiene progetti da molti anni e ha appena fornito aiuti … [Leggi di più...] infoKiev-Zhytomyr: villaggi e città in uno stato di disastro umanitario. Sacerdoti e suore si rifiutano di partire
La lunga coda allo stadio di Varsavia: «Qui diventiamo “polacchi”»
Da Avvenire del 22/03/2022 Si chiama Pesel: è un numero – una sorta di codice fiscale – con cui i profughi scappati in Polonia ottengono il diritto all’istruzione, alla copertura sanitaria e al lavoro. In una parola, diventano polacchi. Almeno finché l’incubo della guerra non sarà finito e il Paese da cui sono fuggiti ricostruito. La speranza di migliaia di rifugiati ucraini … [Leggi di più...] infoLa lunga coda allo stadio di Varsavia: «Qui diventiamo “polacchi”»





