Da "Il Foglio" del 3 gennaio 2016. Foto da Huffington Post In un sistema sicurezza - quello italiano - che è probabilmente il migliore in Europa, la vicenda di Anis Amri fa emergere l’inadeguatezza delle scelte politiche degli ultimi 3- 4 anni in tema di immigrazione. Amri non viene in Italia per compiere un attentato, vi giunge su un barcone, commette reati comuni, viene … [Leggi di più...] infoL’immigrazione incontrollata e il caso Amri: lezioni per l’Italia
Dalla stampa
Mafia e Chiesa: ricerca del consenso più che fede
Da "La nuova Bussola Quotidiana" del 29 dicembre 2016. Da decenni le mafie dedicano una cura particolare ai simboli e alle pratiche della religione cattolica. La cura cresce in alcune circostanze, e giunge all’apice col funerale. Questo accade perché nelle aree di più antico radicamento delle cosche il sentimento e la pratica religiosi sono ancora consistenti; e perché i … [Leggi di più...] infoMafia e Chiesa: ricerca del consenso più che fede
La tregua di Natale che nel 1914 fermò la guerra
Dall'Intraprendente del 24 dicembre 2016. Autore Marco Respinti. Belgio, piena Prima Guerra Mondiale. La notte della Vigilia si sente cantare: inglesi e tedeschi smettono di sparare e si vengono incontro, si stringono la mano, bevono e festeggiano insieme. Un miracolo che testimonia la grandezza dell'uomo, oltre gli statalismi e le ideocrazie guerrafondaie... 1914, … [Leggi di più...] infoLa tregua di Natale che nel 1914 fermò la guerra
Terrorismo, la rete di connivenze dell’islam italiano
Dalla "Nuova Bussola Quotidiana" del 24 dicembre 2016. Autore Andrea Morigi Invece di andare a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles divenuto famoso per essere stato una fucina di pericolosi jihadisti, Anis Amri aveva puntato su Sesto San Giovanni, a due fermate di metropolitana da Milano. Poche ore dopo aver compiuto una strage a Berlino, il terrorista islamico tunisino … [Leggi di più...] infoTerrorismo, la rete di connivenze dell’islam italiano
Trump abbraccia Wall Street. Per realismo
Dalla "Nuova Bussola Quotidiana" del 24 dicembre 2016. Autore Marco Respinti. Un colpo al cerchio e un colpo alla botte. Sembra essere questa la strategia seguita dal presidente eletto Donald J. Trump per le nomine del proprio governo. L’evidenza più clamorosa è la scomparsa dei nomi eccellenti circolati alla vigilia per certi posti chiave. Si erano fatti i nomi di Newt … [Leggi di più...] infoTrump abbraccia Wall Street. Per realismo