Nonostante la frammentazione uscita dalla tornata elettorale del 16 novembre, la destra cilena ha saputo ricompattarsi per donare al Paese un governo che si metta alle spalle le follie della sinistra di Boric
di Stefano Nitoglia
Il 14 dicembre José Antonio Kast, avvocato conservatore di 59 anni, ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Cile svoltesi domenica14 dicembre, con il 58% contro la rappresentante di sinistra Jeannette Jara, del Partito Comunista del Cile (PCCh), che ha ottenuto il 42%.
Alle elezioni del 16 novembre Kast era arrivato secondo a soli tre punti percentuali di svantaggio rispetto a Jeannette Jara, penalizzato dalla divisione dello schieramento di destra in ben quattro partiti, che, però, dopo il risultato del primo turno, si è ricompattato appoggiando il candidato conservatore al ballottaggio con Jara permettendogli di raggiungere questo risultato al suo terzo tentativo, questa volta come candidato del Partito Repubblicano, che ha fondato cinque anni fa perché considerava la destra tradizionale troppo debole..
Kast, devoto cattolico e padre di nove figli, promette di espellere circa 340.000 migranti irregolari e di combattere la criminalità a viso aperto. «Chiunque vinca (…) dovrà essere presidente di tutti i cileni», aveva dichiarato ai giornalisti dopo aver votato a Paine, a 40 km da Santiago.
La sua campagna elettorale era basata sulla denuncia del fallimento del Cile, dominato dal narcotraffico, allontanatosi dal “miracolo economico” che lo ha reso una delle nazioni di maggior successo dell’America Latina.
Nell’ultimo decennio gli omicidi sono raddoppiati, e si è registrato un aumento di reati come rapimenti ed estorsioni, in seguito all’arrivo di bande venezuelane, colombiane e peruviane.
Il governo del politico di sinistra Boric, ex leader studentesco salito al potere dopo le massicce proteste del 2019, non è riuscito a riformare la Costituzione di Pinochet e questo «gli ha tolto tutto il sostegno politico», ha affermato Robert Funk, professore di scienze politiche all’Università del Cile.
La leader venezuelana María Corina Machado, vincitrice del premio Nobel per la pace, si è congratulata con Kast, e ha affermato di confidare nel suo sostegno per una «transizione ordinata verso la democrazia in Venezuela».
Anche Marco Rubio, Segretario di Stato degli USA si è congratulato con il leader cileno, dicendo di sperare di collaborare con lui sulle questioni relative all’immigrazione incontrollata.
Sabato, 20 dicembre 2025
