“Bisogna amare anche il nemico. Nel nostro caso significa scommettere sulla presenza nel cuore di ognuno, anche di coloro che ci sono lontani ed ostili, di un nucleo, magari nascosto, di capacità di ascolto, e di sensibilità verso ciò che è vero, giusto e bello” (Carlo Casini).
Nello sconcerto per quanto accaduto, per le gravissime e ingiuste aggressioni alla sede del Centro di Aiuto aiuto alla Vita (CAV) di Padova, queste parole risuonano nei nostri cuori e nelle nostre menti più forti e nitide che mai. Gli attacchi ‘conditi’ anche da abbondante letame posizionato all’ingresso del CAV, mostrano lo squallore e l’intolleranza della mentalità abortista che rifiuta ad ogni costo – fino a ricoprirlo di offese e sporcizia – lo sguardo sulla meraviglia della vita umana che sboccia nel seno materno. Non solo, ma mostrano anche di essere assai lontano dalle donne che invece i CAV accolgono, mettendosi dalla loro parte nella condivisione delle difficoltà che una gravidanza inattesa o problematica può comportare. Ciononostante, non ci facciamo intimidire e vogliamo perseverare con amore verso tutti, nella tutela dei bimbi non nati e delle loro mamme. Il volontariato per la vita è splendido. Ad oggi ha collaborato alla nascita di 265.000 bambini, restituendo alle loro madri il coraggio tutto femminile dell’accoglienza dei figli, e restituendo loro la vera libertà. Episodi tristissimi come quello di Padova non fanno altro che spronarci ad andare avanti con gioia, per costruire un popolo della vita forte e unito, che sa vincere il male con il bene.
Roma, 7 gennaio 2024