FINE VITA, MENORELLO (SUI TETTI): “SUCCESSO STRAORDINARIO PER THE CARE DAY IN 9 REGIONI ITALIANE: UN MESSAGGIO DI VITA. DIMOSTRA CHE LA CULTURA DELLE PALLIATIVE E’ BEN RADICATA IN TUTTA ITALIA”
Roma, 18 gennaio 2024 – “Oggi abbiamo impugnato il megafono per inviare ai decisori regionali un messaggio di vita, per non abbandonare i fragili. The Care Day è la dimostrazione che questa sensibilità è ben radicata nelle varie aree italiane”.
Così l’avv. Domenico Menorello, portavoce del network Ditelo sui tetti al termine di The Care Day, l’evento promosso contemporaneamente in nove regioni italiane per chiedere politiche sociali e sanitarie per consentire a tutti il “diritto a non soffrire”.
L’iniziativa si è svolta oggi presso le sedi dei consigli regionali di Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Sicilia e Veneto alla presenza di molti referenti associativi e guidate da più di 100 relatori di altissimo pregio, tra palliativisti, esponenti delle istituzioni, medici, a partire dal presidente CNB, Angelo Vescovi, che hanno animato relazioni basate su numeri e dati statistici. E’ stato un dialogo virtuoso con i decisori, spiegano gli organizzatori, che ha avuto il pregio di far emergere un quadro in cui spicca la grande efficacia delle terapie palliative, in cui viene meno la cultura della morte.
“Il momento più edificante di questa maratona di vita – spiega l’avv. Menorello – è stato quando ci siamo resi conto che, da Milano a Palermo, esiste una cultura della cura ma persiste una inaccettabile incapacità di assicurare a tutti la terapia del dolore. Perciò abbiamo chiesto di garantire l’assistenza domiciliare h24 e le cure palliative a tutti coloro che sono affetti da patologie invalidanti. Questa è la vera priorita’.
Ad esempio, si prenda una delle regioni ritenute più virtuose sul tema, il Veneto dove è stato dimostrato che nei prossimi 4 anni circa 159mila persone rimarranno senza cure palliative, pur avendone il diritto. “Un vero e proprio scandalo – prosegue – su cui va posta molta più attenzione, così come ad esempio fatto dal governo in occasione della scorsa manovra di bilancio e così come andrà fatto in futuro” Le associazioni si sono impegnate a ritrovarsi in un appuntamento annuale al fine di monitorare l’evoluzione del dossier e hanno ipotizzato con i decisori regionali presenti la nascita di osservatori regionali”.
“Il nostro auspicio – conclude l’avv. Menorello – è che il sistema paese ascolti il messaggio lanciato oggi dalle varie regioni italiane e comprenda che va contrastato lo sforzo verso una società di indifferenti alle difficoltà degli altri, che porterà a giudicare sempre più inutili le vite fragili, consentendo che vengano scartati dal sistema pubblico i malati”.
Venerdì, 19 gennaio 2024