Dr. Isaac Mokoena, Cristianità n. 174 (1989)
Una precisa denuncia del vescovo protestante Isaac Mokoena – presidente onorario della RICA, la Reformed Indìpendent Chrìstian Assocìation, che conta cinque milioni e mezzo di aderenti – nei confronti dell’ANC, l’African National Congress, e degli esponenti religiosi che lo coprono. Il testo – il cui titolo originale è «Eine Bitte um christliches Verstednis», «Una richiesta di cristiana comprensione» – è comparso in Vox Africana (n. 34, novembre 1988).La traduzione dal tedesco e il titolo sono redazionali.
Contro la rivoluzione, il terrorismo e la «teologia della liberazione»
Miei fratelli e sorelle in Europa, siamo uniti l’uno all’altro attraverso il Vangelo di Gesù Cristo, nostro Signore e nostro Salvatore, che ha sofferto per noi e che è morto per i nostri peccati.
Ma amore, preoccupazione e partecipazione non significano sempre anche totale comprensione. Nello zelo di praticare ciò che è giusto, spesso noi cristiani, per ignoranza, commettiamo errori. Perciò chi non capisce correttamente la nostra situazione in Sudafrica può, nonostante tutta la buona volontà, tutto l’amore e il sacrificio materiale, essere sfacciatamente sfruttato dai rivoluzionari.
I miei fratelli in Cristo sudafricani neri vengono attualmente trattati come ostaggi da un’organizzazione rivoluzionaria, che pretende di avere a cuore il loro bene. L’ANC, l’African National Congress, ha provocato una guerra fra i neri in nome della «liberazione». Ma soltanto una parte insignificante – il 23% – dei nostri neri vi si è lasciata coinvolgere.
Più di mille dei miei confratelli neri sono già stati bruciati vivi, fra loro molte centinaia con il «collare», un copertone d’auto che viene infilato sulle spalle alla vittima e riempito di benzina. Con atti terroristici vogliono costringere i nostri neri a partecipare alla rivoluzione. Neppure nei casi peggiori sudafricani bianchi sono mai scesi a un livello tanto basso come questi neri che assassinano con il «collare».
Vi interessa qualcosa di noi? Protestate quando le autobombe e le mine dell’ANC ammazzano e mutilano sudafricani di tutte le razze? Tenete presenti le conseguenze delle sanzioni, quando un nero viene a trovarsi senza lavoro e la sua famiglia perde il rispetto per lui?
Per quanto possa suonare incredibile, certe Chiese hanno dato una giustificazione teologica di violenza e di sanzioni. Lo fanno mediante una nuova teologia, che esce dal Consiglio Ecumenico delle Chiese ed è stata accreditata dal SACC, il South African Council of Churches, dall’arcivescovo Tutu, dal dr. Allan Boesak e dal dr. Beyers Naudé. Presenta Gesù Cristo come un liberatore politico, la cui risurrezione viene interpretata come rivoluzione. Essa nega la concezione cristiana secondo cui il peccato è nel cuore dell’uomo. Sostiene invece che il peccato è nelle strutture della società e che perciò queste devono essere abbattute. E questa nuova teologia continua a servirsi di un patrimonio lessicale cristiano. Ma la forza che la muove è l’odio, non l’amore, e il suo fondamento è il marxismo ateo, non la fede in Dio. Dove il marxismo giunge al potere distrugge la Chiesa cristiana. Aborrisce servizio religioso e preghiere perché il suo obiettivo è schiavitù.
Molte persone sono già cadute vittima di questa confusione. Esse sostengono la potenza del male, dell’ateismo e della distruzione. Esse hanno bisogno delle nostre preghiere. Perciò vi chiedo: pregate perché lo Spirito Santo, lo Spirito della contrizione e dell’amore, discenda di nuovo su tutti coloro che adesso sono ancora smarriti nel buio della lotta e del conflitto.
Dr. Isaac Mokoena