Francisco Elías de Tejada y Spinola, Cristianità n. 3 (1974)
Con parole che non necessitano di alcun commento, ma piuttosto e soltanto di plauso, meditazione e condivisione, il grande studioso e pensatore spagnolo prof. Francisco Elías de Tejada y Spinola presenta un convegno tomista che si terrà a Genova il 22, 23 e 24 marzo prossimo, al quale hanno assicurato la loro partecipazione qualificati esponenti del pensiero cattolico contemporaneo, italiani e stranieri.
A Genova, nel settimo centenario del beato transito del santo d’Aquino
PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO
1274-1974. Sette secoli son trascorsi da quando san Tommaso d’Aquino ascese dalla gloria delle terrene filosofie alla sapienza infinita, che emana dall’infinita contemplazione di Dio. In questi sette secoli il suo nome incomparabile è stato il vessillo innalzato dai combattenti della verità cattolica. San Tommaso ha dato la più feconda ed esatta spiegazione del cristianesimo. Intere legioni di dottori e di saggi, spesso consacrati dalla suprema sapienza della santità, inalberarono la sua dottrina per combattere le eresie. Egli vinse i seguaci dell’aristotelismo neopagano. I suoi discepoli nelle grandi summae trovarono le armi per debellare le cupe fantasie del predestinazionismo luterano, le esagerazioni del secolarismo di Grozio, l’antropocentrismo idealista (inaugurato da Cartesio), gli errori antropologici di Rousseau, il materialismo storico di Marx, il barbarico vitalismo nietzschiano, l’insolenza dei moderni scientisti, la sintesi ereticale del modernismo.
L’impresa più grande della Cristianità, il Concilio di Trento, è la preziosa eredità del santo d’Aquino. La Controriforma, che storicamente e teologicamente costituisce l’unica via di salvezza per questa povera umanità autodeificata, si basa, in definitiva, sugli insegnamenti di san Tommaso.
Tutti i veri cattolici, eredi e continuatori della Controriforma, hanno dunque da san Tommaso le armi necessarie alla lotta per la Verità.
Per questo ci riuniamo a Genova. Non per ripetere pedissequamente ma per studiare e attualizzare il pensiero del santo. Non per inneggiare vuotamente alla grandezza di una costruzione filosofica universalmente ammirata, ma per applicare le linee cardinali del pensiero tomista ai problemi scientifici e sociali del nostro secolo. Non per ricordare con appassionata nostalgia, ma per attingere la fiamma intellettuale, la volontà illuminata dalla fede, il coraggio cosciente di proclamare la verità che è scandalo per la trionfante menzogna.
Vogliamo essere leali a Cristo, Dio vivo ed eterno, seguendo la dottrina con cui gli fu leale il santo fra i saggi ed il saggio fra i santi.
Il suo esempio costituisce l’unica ragione dei nostri infimi studi. Vogliamo imitarlo, pur nella nostra infinita limitatezza, nell’incomparabile combattività, nella serena dialettica, nel docile servizio alla causa di Dio. Benché le imperfezioni non ci consentano di attingere la maestà del suo pensiero non ci arrendiamo. Perché quel che conta, davanti a Dio, non è la vittoria, che dipende da supremo decreto divino, ma l’impegno nostro al servizio della verità, la decisione di usare tutte le forze per condurre la battaglia del Signore.
Ci riuniamo a Genova con la passione di militi delle cattoliche verità. Con la stessa passione che animò san Tommaso e vibrò nei crociati tridentini. Seguendo il vessillo del santo per purificare la sua memoria augusta dagli errori e dalle false interpretazioni dei Maritain, dei Teilhard, dei Rahner, per restaurare la sua vera dottrina, per illuminare di nuovo questo nostro mondo pieno di errori con le soluzioni perenni che l’Aquinate dettò nel lontano secolo tredicesimo e che oggi noi abbiamo il sacro dovere di applicare alla scienza del mondo moderno.
FRANCISCO ELÍAS DE TEJADA Y SPINOLA
Per ogni informazione, la segreteria del convegno funziona presso Piero Vassallo – Piazza Piccapietra 83-76 – 16121 Genova – Tel. (010) 56.14.50, ed è naturalmente a disposizione anche per organizzare la permanenza dei partecipanti.