Appello elettorale di Alleanza Cattolica
Di fronte alla consultazione elettorale politica del 27 e 28 marzo 1994
Davanti alle molte e importanti novità presentate dal panorama politico italiano — novità di struttura, come la nuova legge elettorale, e novità di fatto, come la presenza di nuove aggregazioni —;
dopo i risultati del turno elettorale amministrativo svoltosi il 21 novembre 1993 e perfezionato dal ballottaggio realizzato il 5 dicembre seguente in sedi di grande importanza, perciò con un significato che è andato ben oltre quello amministrativo,
alla vigilia della consultazione elettorale politica prevista per il 27 e 28 marzo 1994,
Alleanza Cattolica
invita gli elettori
— a non cedere alla confusione, abbondamente alimentata dal livello a cui si è espresso il dibattito politico, in stridente contrasto con la raffinatezza degli strumenti tecnologici,
— quindi a non ascoltare le sirene dell’astensionismo, della scheda bianca e di un tripolarismo irrealistico quando non ingannatore, ma
a partecipare attivamente
alla consultazione votando
— le liste che si oppongono con maggiore chiarezza al «partito radicale di massa», cioè al fronte costituito dai socialcomunisti e dai «progressisti», promotore della scristianizzazione del popolo italiano,
— e, fra queste liste, raccomanda di privilegiare quelle con candidati che danno maggiori garanzie di sostanziale riferimento ai princìpi naturali e cristiani nel perseguimento del bene comune.
Alleanza Cattolica
chiede inoltre agli elettori cattolici
di non dimenticare che, dopo la consultazione elettorale, riemerge il problema gravissimo costituito dalla necessità di dare un’espressione politica al mondo cattolico, che abbia presenti tutti i princìpi della dottrina sociale della Chiesa, un’espressione oggi non esistente e la cui configurazione non si può immaginare esaurita in un partito.
26 marzo 1994
Sant’Emanuele