Giorno 10
Ed eccoci arrivati alla fine.
Dopo nove giorni insieme in giro per la Spagna e il Portogallo sulle orme di Sant’Ignazio, è arrivato il momento di salutarsi.
Oggi non vorrei fare il resoconto della giornata passata, che oltre ad una bellissima relazione sul primato petrino di Samuele Guagnano e la Santa Messa conclusiva, non è stata altro che un’ultima sistemazione dei nostri zaini e della palestra.
No, oggi vorrei chiedermi:« Che cosa è stato questo pellegrinaggio?; « Cosa ci portiamo a casa? ». Abbiamo posto questa domanda ai ragazzi e le risposte ricevute sono state veramente toccanti; vorrei riportarne alcune: « In questo pellegrinaggio sono finalmente riuscita ad essere me stessa »; « Ho trovato una pace che era da tanto tempo che non provavo. Vedere nella spianata con il Papa così tanti ragazzi in silenzio davanti all’Eucarestia mi ha fatto desiderare che il tempo si fermasse »; « Davanti alla Madonna di Fatima non mi sono sentita più sola »; « In questo pellegrinaggio ho ritrovato Cristo »; «Ho capito che la gioia è anche e soprattutto per gli altri. Ho creato legami di gioia che mi hanno riempito ».
Questa GMG, o meglio questo pellegrinaggio che ha compreso anche la GMG, è stato sicuramente un esercizio alla sopportazione delle fatiche, sia fisiche che mentali. Ogni giorno è stato una sfida, tra mancanza di comodità, di sonno, docce fredde, fare e disfare lo zaino, urlare per riunire le squadre, trasportare gli zaini di svariati chili sotto il sole portoghese, bere poco, sudare tanto, mangiare in piedi e di fretta.. da leggere così e basta sicuramente non sembra essere stato un viaggio divertente.
Ma in realtà ci portiamo a casa tutto questo con il sorriso, perché è questa la magia che si è creata in questi giorni: le fatiche, anche quelle più apparentemente insopportabili, sono diventate occasioni per ridere insieme, per stringere nuove amicizie, per darsi un abbraccio di conforto. Quello che ci portiamo a casa da questa avventura è anzitutto un clima di famiglia che si è creato tra di noi, in cui ognuno è stato la forza e la spalla per qualcuno.
La seconda grande Grazia che abbiamo ricevuto e che conserveremo nei nostri cuori, è la meravigliosa storia di Iñigo (Ignazio), che ci ha accompagnati in questi giorni. Abbiamo capito che tutti noi possiamo essere Santi; come ci ha ricordato il Papa, non dobbiamo avere paura! Dobbiamo avere il coraggio di fare scelte radicali, che sì, comportano anche fatica. Dobbiamo decidere, ma decidere fino in fondo. Tutti i momenti di spiritualità ci hanno parlato di questo, ci hanno gridato nel cuore la domanda: « Chi vuoi essere? ». È adesso che dobbiamo scegliere, solo nel presente possiamo e dobbiamo decidere dietro quale stendardo vogliamo andare.
Con un po’ di nostalgia e commozione siamo giunti alla fine di questo viaggio insieme.
Sì, ci saluteremo a Milano, ma il pellegrinaggio, come ha detto qualcuno oggi, non è finito; è appena all’inizio.