Categoria:Saggio
Autore:Renato Cirelli
Pagine: 232
Prezzo: € 19,90
Anno: 2016
Editore:D’Ettoris, Crotone
ISBN: 9788893280228
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Grosso modo dal secolo XV, l’Europa inizia un’esplorazione su vasta scala del resto del mondo, che la porterà a dominarlo politicamente, economicamente e culturalmente. Il racconto di quest’avventura durata secoli e dalle dimensioni planetarie viene contenuto in un numero di pagine relativamente esiguo e dieci tavole, senza però che il lettore avverta un senso di sbrigatività.
Con il passare dei secoli, s’impara da Renato Cirelli – professionista nel campo delle assicurazioni, ma anche cultore indipendente di storia, particolarmente di quella moderna e contemporanea, nonché militante di Alleanza Cattolica da vari decenni –, tale espansione ha avuto connotati e finalità molto diverse. Quella iniziale, compiuta da Spagna e Portogallo, ha avuto caratteristiche soprattutto crociato-missionarie; poi vi è stata quella principalmente animata dalla rivalità mercantile fra le nazioni con l’avvento degli Stati protestanti; infine, dopo la Rivoluzione Francese (1789-1799), si è assistito a una competizione esasperata per il dominio territoriale e uno sfruttamento coloniale alimentati dal nazionalismo aggressivo. La tesi storiografica dell’autore neutralizza la carica anti-europeista di un certo marxismo terzomondista: l’Europa che fuori dai propri confini ha data il peggio di sé è stata quella dell’ultima fase, quando era già abbondantemente deturpata dagli acidi della modernità (il nazionalismo, il positivismo materialista e il razzismo).
Il libro si sofferma anche su fenomeni che i manuali mainstream relegano, quando va bene, alle note a piè di pagina: l’esistenza di regni cristiani e indipendenti nell’Africa del secolo XVI; il perdurante fenomeno dello schiavismo messo in atto da musulmani africani ai danni di altri africani; il colonialismo dell’Italia post-unitaria e fascista, alla prova dei fatti meno predatorio di quelli britannico e francese a esso contemporanei.
Consigliabile agli studenti liceali e universitari, nonché ai cultori di storia in cerca di argomenti per smontare ricostruzioni storiche “politicamente corrette”.