In memoriam, Cristianità n. 408 (2021)
Il giorno 6 marzo 2021, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni in Canale a Piacenza, si sono svolti i funerali di Giovanni Destri, socio benemerito di Alleanza Cattolica, mancato il 4 marzo. Al rito funebre hanno partecipato amici ed ex-studenti, segno tangibile della stima e della benevolenza di cui Giovanni godeva da parte di tanti.
Nato a Rottofreno, in provincia di Piacenza, il 12 agosto 1944, completa gli studi inferiori presso il collegio piacentino di San Vincenzo, retto dai Fratelli delle Scuole Cristiane, e successivamente quelli classici presso l’Istituto liceale Melchiorre Gioia, sempre in Piacenza, laureandosi nel 1970 in Grammatica greca e latina presso l’Università di Urbino. È stato un appassionato di storia, che volle sempre inquadrare soprattutto contro la vulgata progressista, e di Dante Alighieri (1265-1321), che seppe far apprezzare a tutti i suoi allievi.
Coniugato dal 1971 con Rosanna, padre di tre figli, Maria, Francesco e Luigi, coltivava i suoi hobby, quali la fotografia, la bicicletta, lo sci e le camminate nei boschi dell’Appennino piacentino, spesso in cerca di funghi.
Ha svolto la sua professione di insegnante, sempre di italiano e storia, iniziando presso la Scuola Media Statale di Pianello Val Tidone (PC) e successivamente a Piacenza, prima all’Istituto Tecnico Industriale Statale Guglielmo Marconi e poi all’Istituto Tecnico Agrario Statale Giovanni Raineri-Giovanni Marcora, nel quale concluderà la propria carriera professionale nel 2000, non prima di aver realizzato nello stesso il Museo della Storia Contadina, quasi a voler testimoniare le proprie origini e il proprio legame con il territorio in cui trascorreva le sue giornate.
Insegnante esigente, pretendeva molto dai suoi studenti ma proprio per questo era stimato sia dagli stessi sia da tutto il corpo docente, che gli riconoscevano competenza e professionalità.
È stato anche un capace organizzatore di campeggi e di settimane bianche, durante i quali emergeva la sua dirompente vena umoristica e a tratti goliardica; sapeva trasformare questi periodi in un’occasione di formazione umana e culturale senza tralasciare spunti di riflessione cristiana e di preghiera.
Nel suo operato professionale traspariva in maniera evidente come facesse suo il pensiero di Papa san Pio X (1903-1914) circa l’instaurazione e la restaurazione di una società cristiana già esistita, attraverso un paziente lavoro pedagogico e didattico.
Per anni ha svolto il ruolo di segretario di Alleanza Cattolica, operando dalla sua città di residenza, accompagnandone e condividendone gli itinerari di formazione, anche in virtù della profonda amicizia, comunanza di vedute e conoscenza personale con il fondatore dell’associazione Giovanni Cantoni (1938-2020), al quale rimase legato per tutta la vita.
Autentico cattolico, non tralasciava la recita quotidiana del Rosario, segno della sua profonda devozione alla Vergine Maria — a conferma di ciò anche la sua appartenenza all’Albo della Confraternita della Beata Vergine del Suffragio — della quale aveva fatto restaurare un’immagine sulla facciata della propria abitazione.
È stato un esempio mirabile di militante, capace di essere sia Marta sia Maria: con il medesimo scrupolo, entusiasmo e competenza ha per decenni gestito la logistica del magazzino e della distribuzione della rivista Cristianità, e formato decine di persone, soprattutto nelle riunioni di croce e in incontri quindicinali tenuti presso la chiesa di San Giorgino, «affollati» da giovani attratti dalla sua bella figura, oltreché dalla profondità e dalla chiarezza del suo esporre. Apprezzatissimo conferenziere, ha firmato anche alcuni articoli su Cristianità.