
Un documentario, andato in onda su TV2000, ricostruisce episodi noti e meno noti legati alle apparizioni mariane portoghesi
di Andrea Morigi
Il 13 maggio 2025 – quattro giorni dopo l’elezione di Papa Leone XIV al Soglio pontificio e nel 108° anniversario dell’apparizione della Madonna alla Cova da Irìa in Portogallo nel 1917 a Lucia dos Santos, Jacinta e Francisco Marto – sull’emittente TV2000 ci si poteva imbattere nel docufilm del 2017 Fatima, l’ultimo mistero, diretto da Andrés Garrigó.
L’opera cinematografica, disponibile anche su Youtube, lega gli avvenimenti dell’ultimo secolo al messaggio mariano, di cui la Chiesa cattolica ha riconosciuto l’origine soprannaturale, rivelandone integralmente il contenuto in diverse tappe, fino al Giubileo del 2000.
Sin dalle prime scene, la pellicola prende come riferimento il volume di Grzegorz Gorny e Janusz Rosikon, Secretos de Fátima. El mayor enigma del siglo XX, pubblicato nel 2017 da Edibesa, la casa editrice dei frati domenicani in Spagna, nel quale si rileggono avvenimenti storici del secolo scorso alla luce della profezia di Fatima, riproducendo lo scontro fra il progetto di instaurazione del Regno del Cuore Immacolato di Maria e l’obiettivo della Rivoluzione, che consiste ultimamente nella distruzione e nel caos.
Entrano in scena così, sullo sfondo della narrazione di una vicenda di conversione individuale, la Prima Guerra Mondiale e le sue conseguenze per il Portogallo, la contemporanea Rivoluzione socialcomunista in Russia, così come l’influenza della massoneria e di altri antagonisti del Cattolicesimo, non senza un giudizio su di essi ispirato alla teologia della storia e al progetto salvifico.
Nella sceneggiatura emergono i massacri e i genocidi, compiuti in nome dell’ideologia marxista, che propugnava l’uguaglianza e la fratellanza e, perciò, costituiva un’attrattiva ingannevole per le masse. Essi avrebbero trovato un freno grazie ai continui sforzi di Suor Lucia di Fatima, vale a dire la stessa Lucia dos Santos, entrata nell’ordine carmelitano da adulta, per convincere il mondo a porre in essere i rimedi offerti dalla Madonna. Parallelamente si adopera per spingere i vari Pontefici che si succedono nel Novecento a compiere correttamente la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, come richiesto nella profezia. È il tempo dell’Ostpolitik vaticana, che sembra trascurare l’Arcipelago Gulag denunciato da Aleksandr Isaevič Solženicyn (1918-2018) in Unione Sovietica e le persecuzioni antireligiose dietro la Cortina di Ferro.
Sarà la consapevolezza del pericolo comunista raggiunta dal Papa polacco san Giovanni Paolo II, dopo aver maturato la convinzione che una mano materna avesse deviato la pallottola dell’assassino che lo aveva colpito il 13 maggio 1981, ad abbattere gli ostacoli residui alla consacrazione, che avverrà il 25 marzo 1984, secondo la richiesta della Vergine, in comunione con tutti i vescovi del mondo, grazie anche alla consultazione di Suor Lucia e alla fiducia nella volontà del presidente degli Stati Uniti Ronald Wilson Reagan (1911-2004) di contrastare il potenziale bellico sovietico. In questo contesto, si cita anche la catena di esplosioni avvenuta fra il 13 e il 17 maggio 1984 presso un deposito di munizioni della base navale russa di Severomorsk, che lasciò la flotta settentrionale sovietica senza capacità di attacco.
La produzione dell’opera cinematografica precede l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate di Mosca nel 2022, perciò nella sequenza narrativa rimane ancora spazio per un’ipotetica già avvenuta conversione della Russia, illusione oggi svanita, come si è poi dovuto constatare.
Gli autori intersecano con il messaggio di Fatima e descrivono come elementi esplicativi dei “segreti” anche altri eventi generalmente sconosciuti, ma “orchestrati” dalla Divina Provvidenza e conseguenti alla collaborazione umana attraverso la preghiera. Per esempio, pochi giorni dopo il grande miracolo del sole a Fatima (13 ottobre 1917), san Massimiliano Kolbe fondò la Milizia dell’Immacolata, promuovendo la consacrazione a Maria Santissima. Qualche decennio dopo, il pittore spagnolo Salvador Dalí, incaricato dall’Apostolato Mondiale di Fatima di rappresentare la visione dell’inferno testimoniata dai tre pastorelli, tornò alla fede cattolica, come ricostruisce un altro documentario a cura di Paul Perry, Dali’s Greatest Secret: The Story Behind the Painting That Changed Salvador Dali’s Life. Inoltre, nello stesso momento in cui Papa Giovanni Paolo II, nel 1984, celebrava a Roma la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, il vescovo slovacco Pavel Hnilica si unì a questa cerimonia insieme a padre Leo Maasburg nella chiesa di S. Michele Arcangelo a Mosca e ripeté la consacrazione nella Cattedrale della Dormizione di Nostra Signora nel Cremlino. Usando ostie, acqua e vino nascosti in bottiglie di aspirina, lui e padre Maasburg riuscirono a celebrare la Santa Messa in segreto dietro una copia aperta del giornale sovietico Pravda.
Fin qui, il racconto di quanto ha influito la profezia sugli equilibri del mondo, utile come chiave per interpretare il senso degli avvenimenti fino al loro compimento.
Giovedì, 22 maggio 2025