In pericolo la libertà religiosa? Autorità statale e manifestazioni religiose
Il sequestro della statua della Madonna a Civitavecchia, disposto dalla locale Procura della Repubblica, sollecita l’attenzione sul tema dei limiti dell’intervento dell’autorità temporale in materie di stretta pertinenza religiosa. Infatti, rilevato anzitutto che, nel caso concreto, non si comprende come si siano delineati indizi circa la sussistenza del reato di abuso della credulità popolare, poiché non si è verificato alcun turbamento dell’ordine pubblico, requisito essenziale per l’identificazione dell’illecito,
Alleanza Cattolica
sottolinea che, in un contesto sociale di pluralismo religioso, l’intervento dello Stato è necessario solo quando siano superati i confini del diritto naturale, cioè quando la sequela di una confessione religiosa — quale che sia — venga accompagnata, per esempio, da atti di violenza.
Se questa soglia non è superata, ogni intervento rischia l’arbitrio e promuove di fatto il relativismo ideologico, in quanto induce a ritenere ammissibile in modo esclusivo l’opzione relativistica e assolutamente agnostica: infatti, solo l’assenza delle manifestazioni esterne della fede garantisce in modo assoluto da ipotetici abusi.
11 aprile 1995
San Stanislao