La persona umana porta con sé diritti connaturati alla sua stessa natura: essi vanno riconosciuti dallo Stato non fondati da esso. Solo così la persona può avere garantita la propria dignità. Quando questo viene negato – negazione della legge naturale – si formano dei contesti sociali e politici sfavorevoli alla realizzazione dell’uomo, tanto da giungere alla stessa soppressione della vita facendola paradossalmente passare per “diritto”.
Se però ci appelliamo alla legge morale naturale dobbiamo anche andare ha chi ha posto la legge naturale dentro il nostro cuore: Dio. I suoi “diritti” dunque riguardano il riconoscimento della sua volontà anche nella società. Questa visione non è “teocratica” perché non impone alcuna “rivelazione” religiosa ma si appella alla ragione e al buon senso. I diritti di Dio si armonizzano con i diritti dell’uomo proprio per evitare svariate forme di colonizzazioni ideologiche. Domenico Airoma, magistrato, sposato con Paola Silvestro, padre di tre figlie, milita in Alleanza Cattolica dai primi anni universitari. Attualmente è Reggente vicario dell’Associazione. È vice presidente del Centro Studi Rosario Livatino. Collabora alla rivista Cristianità.
Venerdì, 23 dicembre 2022