Giovanni Paolo II, Cristianità n. 224 (1993)
La tutela della santità e della dignità della vita umana è il criterio primario e decisivo nella valutazione dell’orientamento politico
Discorso fatto pervenire ai Vescovi della Pennsylvania e del New Jersey in visita ad limina Apostolorum, dell’11-11-1993, nn. 3-4, in L’Osservatore Romano, 13-11-1993. Traduzione e titolo redazionali.
I Pastori devono esortare il popolo cattolico […] a comprendere sempre più chiaramente che la società ha bisogno della testimonianza della vita cristiana e delle sue buone opere come pure della sua capacità di spiegare e di difendere certe verità fondamentali e certi valori essenziali per il benessere della società, specialmente in riferimento all’inalienabile dignità e al valore della vita umana, e alla sua trasmissione in un ambiente familiare stabile.
In uno spirito di fraterna solidarietà, incoraggio i vostri sforzi per affermare l’insegnamento della Chiesa sull’assoluta inviolabilità della vita umana dal momento del concepimento fino alla morte naturale (cfr. Centesimus annus, n. 47). […] Difendere il diritto alla vita dei nascituri è uno degli elementi dei diritti umani più importanti del nostro tempo. Questa è l’unica «scelta» offerta alla coscienza, che — come ho scritto nella Veritatis splendor — «si esprime con atti di “giudizio” che riflettono la verità sul bene, e non come “decisioni” arbitrarie. E la maturità e la responsabilità di questi giudizi — e, in definitiva, dell’uomo, che ne è il soggetto — si misurano non con la liberazione della coscienza dalla verità oggettiva, in favore di una presunta autonomia delle proprie decisioni, ma, al contrario, con una pressante ricerca della verità e con il farsi guidare da essa nell’agire» (n. 61).
Dal momento che non è mai lecito fare il male perché ne possa venire il bene (cfr. Rm. 3, 8; cfr. Veritatis splendor, nn. 79-83), i cattolici hanno il dovere di promuovere la legislazione che corrisponde alla legge morale e di cercare di riformare la legislazione che non riflette la verità della dignità umana e del destino trascendente, sempre mediante mezzi legali e dibattito razionale. […] il rispetto che tutela la santità e la dignità della vita umana è il criterio primario e decisivo che deve essere usato nella valutazione dell’orientamento politico […]. Prego affinché la società accolga la vostra sfida a «mettere davanti i bambini e le famiglie» e affinché appoggi i vostri sforzi per «promuovere alternative di vita all’aborto», incoraggiando la scelta d’amore dell’adozione e i programmi di sostegno per le donne incinte, in particolare fra i poveri.
Giovanni Paolo II