GIOVANNI CANTONI, Cristianità n. 211 (1992)
Poiché il tasso di disinformazione è elevatissimo, in evidente e stretta correlazione con quello d’informazione, credo che, accanto a chi si serve dell’informazione soprattutto per confortare le proprie posizioni ideologiche, sia doveroso aver presente l’esistenza di chi dall’informazione è formato — mi si perdoni l’inevitabile assonanza — e, quindi, è passibile di “redenzione”.
Posta questa premessa, rilevo che, dal giugno del 1992, il mondo, cattolico e non, sa della decisione di padre Leonardo Boff O.F.M. di lasciare il sacerdozio e l’ordine francescano, e su questa decisione molti hanno ritenuto di fare commenti, soprattutto per dichiarare un’indefinita — e forse indefinibile — “comprensione” per la scelta fatta dal noto esponente brasiliano della “teologia della liberazione”. Infatti, tale comprensione è giunta fino all’apprezzamento per “la nobiltà di questa sua decisione, che comporta un sacrificio grande, […] per continuare a condividere e a sostenere il cammino umano e cristiano dei poveri”, espresso da S. E. mons. Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea, e alla “stima e simpatia” di laici e di sacerdoti, manifestate in un testo in calce al quale è stata promossa una raccolta di firme nella parrocchia di San Bartolomeo a Canal San Bovo, in provincia e diocesi di Trento, di cui è parroco don Angelo Gonzo (1).
Personalmente non intendo commentare quanto si commenta da sé. Voglio solo fornire, a chi non la sapesse già, qualche informazione ulteriore, utile non per ridurre l’accaduto a una dimensione “umana, troppo umana” attraverso il noto procedimento del cherchez la femme, né per attaccare con un argumentum ad personam chi è già stato autorevolmente censurato in genere e in specie (2), ma per aggiungere qualche elemento con possibile rimando dottrinale a quelli già universalmente noti. Infatti, proprio elementi dottrinali mi pare si possano ricavare da quanto riferito dal quotidiano madrileno El País, nell’agosto del 1992.
“Boff vuole avere un figlio. Il teologo brasiliano Leonardo Boff, che ha abbandonato il sacerdozio due mesi fa, ha dichiarato di avere vocazione alla paternità e che desidera avere un figlio, ma che non si propone di sposarsi. In dichiarazioni a un programma televisivo, Boff ha spiegato di essere uscito dalla Chiesa cattolica per portare avanti il suo progetto personale di vita ed essere libero dalle pressioni del Vaticano, dell’ordine francescano e dell’ala conservatrice della Chiesa brasiliana.
“Boff, che ha 53 anni, ha detto che il suo vero nome è Genesio Darcí e che ha adottato quello di Leonardo quando ha abbracciato il sacerdozio. Abbandonando l’abito, continuerà a chiamarsi Leonardo, perché il suo vero nome non gli piace. “Mi appresto a farmi ribattezzare, ma lo faranno gli amici, con molta acqua e sabbia, su qualche bella spiaggia vicino a Rio”, ha aggiunto” (3).
È completamente fuori strada chi coglie in quanto viene affermato dall’ex religioso spretato relativamente alla paternità extra matrimoniale un tratto di libertinismo gnostico e, circa il nuovo battesimo “con acqua e sabbia”, elementi di anabattismo, aggiornato con tinte ecologistiche?
Giovanni Cantoni
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(1) Cfr. ADISTA. Informazioni, documenti, rassegne da e sul mondo cattolico, anno XXVI, n. 52 (5191), 15-7-1992, pp. 3-8; ibid., anno XXVI, n. 55 (5194), 5-8-199, pp. 3-4; ibid., anno XXVI, n. 56 (5195), 5-9-1992, pp. 8-10; ibid., anno XXVI, n. 57 (5196), 9-9-1992, pp. 2-6; ibid., anno XXVI, n. 59 (5198), 16-9-1992, pp. 7-11; ibid., anno XXVI, n. 60 (5199), 19-9-1992, pp. 5-7; ibid., anno XXVI, n. 65 (5204), 7-10-1992, p. 4.
(2) In genere, cfr. Congregazione per la Dottrina della Fede, Istruzione su alcuni aspetti della “teologia della liberazione” “Libertatis nuntius”, del 6-7-1984; Idem, Istruzione su libertà cristiana e liberazione “Libertatis conscientia”, del 22-3-1986; e, a esposizione e a commento, Plinio Corrêa de Oliveira, Un primo ostacolo agli errori diffusi dalla “teologia della liberazione”, in Cristianità, anno XIII, n. 117, gennaio 1985; padre Victorino Rodríguez y Rodríguez O. P., “Teologia” senza Dio e “liberazione” schiavizzante, ibid., anno XIII, n. 119-120, marzo-aprile 1985; e il mio La “rivalutazione” della dottrina sociale della Chiesa, ibid., anno XIV, n. 133, maggio 1986.
In specie, cfr. Congregazione per la Dottrina della Fede, Notificazione sul volume “Chiesa: Carisma e Potere. Saggio di ecclesiologia militante” di padre Leonardo Boff o.f.m., dell’11-3-1985; e, a esposizione e a commento, don Pietro Cantoni, Le opzioni errate e pericolose di padre Leonardo Boff O. F. M., in Cristianità, anno XIII, n. 121, maggio 1985.
(3) Ricardo Soca, El teólogo Leonardo Boff quiere tener un hijo, corrispondenza da Rio de Janeiro, in El País, 9-8-1992.