Appello di oltre 250 giuristi: sono chiamate “disposizioni anticipate di trattamento”, la sostanza è eutanasia
Il Centro Studi Livatino formato da magistrati, docenti universitari, avvocati e notai, ha inviato a tutti i Deputati e i Senatori l’appello in allegato, quale contributo all’approfondimento della proposta di legge sulle “disposizioni anticipate di trattamento”, della quale nel pomeriggio di oggi l’Aula della Camera inizierà l’esame e il voto.
L’appello, sottoscritto da oltre 250 giuristi – ma le adesioni continuano ad arrivare – reca come prima la firma del prof. Mauro Ronco, presidente del Centro studi Livatino, cui si affiancano quelle di giudici emeriti della Corte costituzionale come Paolo Maddalena e Fernando Santosuosso, di magistrati impegnati in ogni settore della giurisdizione, dalla legittimità al merito, dal penale al civile, al minorile, di notai e avvocati con competenze, provenienze geografiche ed esperienze diverse.
Come è analiticamente precisato nell’appello, rispetto al testo sul “fine vita” approvato nella 16^ Legislatura solo dalla Camera dei Deputati, in questa p.d.l. sono scomparsi il riconoscimento del diritto inviolabile della vita umana, il divieto di qualunque forma di eutanasia, di omicidio del consenziente e di aiuto al suicidio. La nutrizione e l’idratazione artificiali sono qualificati trattamenti sanitari: così quella che è una forma – anche temporanea – di disabilità in ordine alle modalità di sostentamento fisico diventa causa della interruzione della somministrazione, e quindi di morte. Poiché mancano per definizione di attualità e hanno a oggetto un bene indisponibile come la vita, le “disposizioni anticipate di trattamento” sono ben diverse dal consenso informato: rappresentano il riconoscimento del “diritto” al suicidio, che non ha nulla a che vedere con la libertà di non essere curati. A esso, come per ogni diritto, corrisponderà un dovere: quello del medico di assecondare la volontà suicidiaria: anche per questo la p.d.l. stravolge il senso e il profilo della professione del medico. La disciplina per i minori realizza una eutanasia di non consenziente, come è già accaduto in Belgio ed Olanda. Di fronte a un testo obiettivamente inemendabile il Centro studi Livatino auspica che il Parlamento italiano affronti le reali emergenze sanitarie; nella convinzione che chi soffre vada aiutato, oltre che a ricevere terapie adeguate, a vivere con dignità la sofferenza, non a vedersi sottratte insieme la vita e la dignità.
Roma, 28 marzo 2017
Il Centro studi Livatino
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Appello di giuristi promosso dal Centro Studi Livatino sulla prop. di legge riguardante le “dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari”
Rinnovato impegno del medico verso il paziente e rifiuto dell’eutanasia
Da giuristi a vario titolo impegnati nella formazione, nell’attività forense e nella giurisdizione, esprimiamo forte preoccupazione per il testo unificato c.d. sulle d.a.t.-disposizioni anticipate di trattamento, in corso di esame alla Camera dei Deputati, e per ciascun singolo passaggio dell’articolato.
- La proposta di legge, pur non adoperando mai il termine eutanasia, ha un contenuto nella sostanza eutanasico. Rispetto al testo sul “fine vita” approvato nella 16^ Legislatura dalla Camera dei Deputati il 12 luglio 2011, del quale è poi mancata l’approvazione definitiva da parte del Senato, sono scomparsi il riconoscimento del diritto inviolabile della vita umana, il divieto di qualunque forma di eutanasia, di omicidio del consenziente e di aiuto al suicidio, e ciò pone la p.d.l. in contrasto diretto con quel diritto alla vita che è il fondamento di tutti gli altri (art. 2 Cost.). A differenza del termine “dichiarazioni” adoperato nella rubrica della p.d.l., il testo attuale usa il termine “disposizioni”. La “disposizione” è in senso proprio un ordine, che orienta alla vincolatività, in spregio alla Convenzione di Oviedo del 1997, per la quale «i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione.” “Desideri” è qualcosa di diverso da “disposizioni” e “tenere in considerazione” è qualcosa di diverso dall’obbligo di “rispettare la volontà espressa dal paziente” in ordine alla interruzione del trattamento sanitario, previsto dall’articolo 1 co. 7 della p.d.l. in discussione.
- A conferma del fatto che ci si trova di fronte a una vera e propria disciplina dell’eutanasia vi è (art. 3 co. 1) la definizione della nutrizione e della idratazione artificiali quali trattamenti sanitari. Cibo e acqua vengono parificati ai trattamenti medici, se assunti attraverso ausili artificiali: quella che è una forma – anche temporanea – di disabilità in ordine alle modalità di sostentamento fisico diventa così causa della interruzione della somministrazione. Il carattere artificiale della nutrizione si presenta in svariate occasioni, per es. con il latte ricostituito per i neonati che non possono essere allattati dalla mamma per via naturale. Nessuno sostiene che la nutrizione in questi casi vada sospesa in quanto artificiale: quale è allora la differenza rispetto a un un paziente che non può nutrirsi per via orale? È evidente che il discrimine è la qualità della vita, che diventa decisiva per la sua sopravvivenza.
- Nella stessa direzione va la revoca della “disposizione” che spazia dal rifiuto dei trattamenti sanitari al rifiuto di cibo e acqua: la revoca può essere resa da una persona capace, ma non da un incapace. Se quest’ultimo non ha nominato un fiduciario (art. 3 co. 3), la p.d.l. vincola il medico all’attuazione di una “disposizione” data anni prima, in un contesto del tutto diverso; se invece il paziente ha a suo tempo nominato il fiduciario potrebbe determinarsi un conflitto fra l’interesse di costui e quello del paziente, e in ogni caso viene demandata allo stesso fiduciario una responsabilità enorme nell’interpretare la “disposizione” espressa in precedenza. Poiché mancano per definizione di attualità e hanno a oggetto un bene indisponibile come la vita, le disposizioni anticipate di trattamento sono cosa ben diversa dal consenso informato: rappresentano il riconoscimento del diritto al suicidio, che non ha nulla a che vedere con la libertà di non essere curati. Oltretutto a esso, come per ogni diritto, corrisponderà un dovere: quello del medico di assecondare la volontà suicidiaria.
- La p.d.l. stravolge il senso e il profilo della professione del medico, come si evince da tutto l’articolato, a cominciare dalla disciplina del consenso informato, contenuta all’articolo 1. Essa è piena di incongruenze e di macroscopici errori concettuali: che cosa significa il richiamo del co. 1 all’art. 13 Cost., quale norma costituzionale di riferimento del consenso medesimo? Forse che il medico che non esegue alla lettera volontà suicide sia parificabile a un sequestratore di persona? Manca invece il richiamo all’art. 32 Cost., e si vede: da quando, come prevede sempre all’articolo 1 il co. 2 della p.d.l., il consenso informato è “atto fondante” del rapporto fra medico e paziente? L’“atto fondante” del lavoro del medico è il perseguimento del bene del paziente! Per il co. 7 dell’articolo 1 “il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente”, e così va “esente da responsabilità civile o penale” (a ulteriore riprova che la sua condotta è in sé contraria alla legge). Non si dice che cosa accade se in un momento così distante da quando le “disposizioni” sono state redatte il medico ritenga che il paziente sia ancora adeguatamente curabile; la p.d.l. non permette al medico l’obiezione di coscienza, a differenza di quanto accade per l’aborto. Il co. 6 dell’art. 1 dice pure che “il rifiuto del trattamento (…) o la rinuncia (…) non possono comportare l’abbandono terapeutico”: con norme così generiche e confliggenti, il medico viene caricato del peso di decisioni comunque a rischio di denuncia. La p.d.l. adopera i termini “terapia” e “cura” sovrapponendoli e non distinguendoli: quando invece “terapia” è quel che cerca di guarire una patologia, ristabilendo le migliori condizioni di salute possibili per il paziente e “misurandosi” sulla concreta situazione del malato, mentre “cura” chiama in causa l’assistenza al malato, indipendentemente dalle sue possibilità di guarigione e dall’esito della sua patologia. Hanno logiche e dinamiche diverse.
- La disciplina per i minori realizza una eutanasia di non consenziente. Intanto vi è una grande varietà di situazioni che cadono sotto la generica qualifica di “minore di 18 anni”, che include l’adolescente, in qualche modo capace di intendere, e il neonato, il bambino di 6 anni e il giovane prossimo alla maggiore età. E’ certo comunque che colui che decide non è il paziente, e questo dilata ulteriormente gli arbitrii e le interpretazioni errate di una volontà comunque non matura. Il prevedibile sviluppo normativo – già realizzatosi in Belgio ed Olanda – è l’affidamento della decisione a “comitati etici”, chiamati a stabilire il livello accettabile di qualità della vita degna di essere vissuta.
- La p.d.l. non è emendabile. Non di meno apprezziamo il lavoro dei deputati che hanno proposto numerosi emendamenti: essi hanno il merito di segnalare i profili critici di ogni singolo comma del testo. Quest’ultimo è tuttavia inaccettabile nell’insieme, poiché rende disponibile il diritto alla vita, orienta la medicina non al bene del paziente ma al rispetto assoluto di una volontà espressa in contesti diversi da quello in cui può venirsi a trovare, senza le informazioni e gli approfondimenti forniti nella concretezza di una patologia; e al tempo stesso mortifica e deprime in modo grave la professionalità, la competenza e l’etica del medico.
- Auspichiamo che il Parlamento italiano affronti le reali emergenze sanitarie, derivanti da tagli sempre più consistenti al bilancio relativo alla salute e dalla irragionevole allocazione delle risorse – tali da rendere un mero enunciato l’art. 32 Cost. -, abbandonando proposte che avrebbero anche l’effetto di rendere ancora più complicato l’esercizio della professione medica, con un prevedibile incremento del contenzioso: esito di norme generiche, confuse e contraddittorie, oltre che oggettivamente sbagliate.
Roma, 27 marzo 2017
- MAURO RONCO – Avvocato e Professore ordinario di diritto penale Università di Padova, Presidente del Centro studi Livatino
- FRANCESCO AGNETTI – Avvocato a Milano
- DOMENICO AIROMA – Procuratore della Repubblica aggiunto Tribunale Napoli Nord
- GABRIELE ALESSIO – Avvocato a Vicenza
- SIMONA ANDRINI – Professore ordinario di sociologia del diritto Università Roma Tre
- STEFANO ANNIBALI – Avvocato di Macerata
- EMILIA ANTENORE – Magistrato del Tribunale di Milano, XIII sezione civile.
- GIUSEPPINA VALENTINA ARONICA – Avvocato a Palermo
- MARIA PIA BACCARI VARI, Professore ordinario di Diritto romano, Libera Università Maria S.S. Assunta – LUMSA, Roma
- ELOISA BALDACCI – Avvocato a Milano
- GIOVANNA BALESTRINO – Avvocato ad Alessandria
- MAURO BARBERIO – Avvocato a Cagliari
- GIOVANNI BATTISTA BARILLÀ – Avvocato e Professore aggregato di diritto commerciale, Università di Bologna
- UMBERTO BERTANI – Avvocato a Mantova
- ANDREA BETTETINI – Professore ordinario di diritto ecclesiastico Università di Catania
- DANIELA BIANCHINI – Avvocato a Roma
- FRANCESCO BIANCHINI – Avvocato a Palermo
- PANTALEO BINETTI – Avvocato a Brindisi
- ANDREA BIXIO – Professore emerito di Sociologia generale, Università La Sapienza di Roma
- MONICA BOCCARDI – Avvocato a Rimini
- ANNAMARIA BOIOCCHI – Avvocato a Pavia
- CLAUDIO BORGONI – Avvocato a Piacenza
- ANTONELLA BRAMBILLA – Magistrato al Tribunale per i Minorenni di Milano
- ENRICO BRAN – Avvocato e Professore aggregato di diritto fallimentare Università di Trieste
- UGO BRENTEGANI – Avvocato a Verona
- PIETRO BROVARONE – Giudice onorario al Tribunale di Biella
- CARLO BRUNETTI – Notaio in Piacenza
- VALTER BRUNETTI – Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Napoli
- LUCA BASILIO BUCCA – Avvocato a Barcellona Pozzo di Gotto
- ANTONIO BUCCARO – Magistrato al Tribunale di Foggia
- GIUSEPPE BUSCICCHIO – Avvocato a Potenza
- FRANCESCA CALOI – Avvocato a Verona
- FABIO CANDALINO – Avvocato a Santa Maria Capua Vetere
- ALESSANDRO CANDIDO – Avvocato e Assegnista di ricerca in diritto pubblico, l’Università Cattolica del Sacro Cuore
- VINCENZO CANGEMI – Avvocato e Dottorando di ricerca in diritto del lavoro, Università di Padova
- VINCENZO CANNELLI – Avvocato a Macerata
- MARIAROSA CANTARELLA – Avvocato a Pavia
- GIUSEPPE CAPOCCIA – Procuratore della Repubblica di Crotone
- ANTONIO CARAGLIU – Avvocato a Trieste
- MICHELE CARDUCCI – Professore ordinario di Diritto costituzionale comparato, Università del Salento
- ANTONIO CARLEO – Avvocato a Napoli
- GIOVANNI CAROCCI – Avvocato a Firenze
- ANDREA CAROPPO – Avvocato a Lecce
- ELISABETTA CARTAPANI – Avvocato a Brescia
- CARLO CASINI – presidente di sezione emerito di Cassazione, presidente onorario della Federazione europea “Uno di noi per la vita e la dignità dell’uomo”, presidente onorario del Movimento per la vita italiano
- MARINA CASINI – Ricercatore di bioetica e Medical Humanities alla Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma
- GUIDO CASTELLI – Avvocato ad Ascoli Piceno
- MASSIMO CASTRUCCI – Avvocato a Milano
- ISABELLA CAVALLERI – Avvocato a Milano
- FRANCESCO CAVALLO – Avvocato a Lecce, dottore di ricerca in Diritto Costituzionale italiano e comparato all’università del Salento
- STEFANIA CENTONZE – Avvocato a Roma
- GIANCARLO CERRELLI – Avvocato a Crotone
- FABRIZIO CIAPPARONI – Professore associato emerito di Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Teramo
- ALDO CIAPPI – Avvocato a Pisa
- MARIO CICALA –Presidente di sezione emerito della Corte di Cassazione
- ALESSANDRO CIGNOLI – Avvocato a Pavia
- CARLO CIGOLINI – Avvocato a Genova
- MARIA ANTONIA CIOCIA – Professore Ordinario di diritto privato, Seconda Università di Napoli
- FRANCESCO CIOCIA – Consigliere della Corte di appello di Napoli
- FIAMMETTA COGGI – Avvocato a Milano
- FRANCESCO COLUCCI – Notaio a Riccione
- MASSIMO CONGEDO – Avvocato a Lecce
- ANTONIO CORADELLO – Avvocato a Trento
- LUIGI CORNACCHIA – Professore associato di diritto penale, Università del Salento
- MARIA ASSUNTA COZZOLINO – Avvocato a Civitavecchia
- FEDELE CUCULO – Professore ordinario di sociologia del diritto Università di Chieti
- ANGELO CUNTRERI – Avvocato ad Agrigento
- ENRICO CUCCODORO – Professore associato di Istituzioni di diritto pubblico e organizzazione costituzionale, Università del Salento
- ACHIROPITA CURTI – Avvocato ad Ancona
- EMANUELE CURTI – Avvocato a Roma
- EMANUELE CUSA – Avvocato e Professore associato di diritto commerciale nell’Università di Milano-Bicocca
- ALESSANDRO D’ALESSANDRO – Avvocato a Milano
- ALFONSO D’AVINO – Procuratore aggiunto della Repubblica, Tribunale di Napoli
- LORENZO DA PRA GALANTI – Avvocato a Milano
- LUCIO DE ANGELIS – Avvocato a Roma
- PAOLO DE CARLI – Notaio, Professore ordinario emerito di diritto dell’economia all’Università degli studi di Milano
- GIANPIERO DE CESARE – Notaio a Torre del Greco (NA)
- ROBERTO DE MIRO D’AJETA – Avvocato a Roma
- NICOLA DEL PIANO – Avvocato ad Aversa
- MASSIMILIANO DI BARTOLO – Dottore di Ricerca in Filosofia del Diritto e Biogiuridica, Università di Roma Tor Vergata
- LINA DI DOMENICO – Magistrato di sorveglianza a Novara
- DANILO DINOI – Avvocato a Lecce
- CRISTIANA DONIZETTI – Avvocato a Palermo
- ANTONELLA FABOZZI – Notaio a Savona
- ALBERTO FALZONI – Avvocato a Treviso
- GABRIELE FANTI – Avvocato a Bologna
- AMEDEO FANTIGROSSI – Notaio a Piacenza
- FRANCESCO FARRI – Avvocato a Firenze
- MAURILIO FELICI – Professore associato di Istituzioni di diritto Romano, Libera Università Maria S.S. Assunta – LUMSA, Palermo
- LIDIA FARAVELLI – Avvocato a Genova
- ANNALISA FERRAMOSCA – Avvocato a Bologna
- LORETTA FERRAMOSCA – Avvocato, Dottore di ricerca in diritto del lavoro, Università di Bari
- FRANCESCA FERI – Avvocato a Pistoia
- UGO FERI – Avvocato a Firenze
- MARCO FERRARESI – Ricercatore di diritto del lavoro, Università di Pavia
- MATTIA FRANCESCO FERRERO – Avvocato a Milano
- PAOLO FERRETTI – Professore associato di Diritto romano, Università di Trieste
- MICHELE FIORINI – Avvocato a Verona
- CARMELO FLORIDIA – Avvocato a Ragusa
- FRANCESCO FONTANA – Giudice di Pace a Torino ed Avvocato a Milano
- EMANUELE FORESTI – Avvocato a Brescia
- LORENZO FORNACE – Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Imperia
- VINCENZO FORNACE – Avvocato a Torino
- FABIO MASSIMO GALLO – Presidente vicario della Corte di Appello di Roma
- GABRIELLA GAMBINO – Professore aggregato di Bioetica e Università degli Studi di Roma Tor Vergata
- MARIA DE LAS MERCEDES GARCIA QUINTAS – Docente di Storia del diritto italiano, Libera Università Maria S.S. Assunta – LUMSA, Palermo
- NICOLETTA GELLOTTO GENTILE – Avvocato a Foggia
- CLAUDIO GENTILE – Avvocato a Roma
- EMANUELA GIACOBBE – Professore ordinario di diritto privato, Libera Università Maria S.S. Assunta – LUMSA, Roma
- CHRISTIAN GIANGRANDE – Avvocato a Bologna
- ELISA GIGANTI – Avvocato a Ravenna
- IDA GIGANTI – Avvocato a Palermo
- EMANUELA GIORDANO – Magistrato del Tribunale di Genova
- GUIDO GIOVANNELLI – Avvocato a Prato
- UBALDO GIULIANI BALESTRINO – Avvocato e Professore ordinario emerito di diritto penale commerciale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino
- ANGELO MATTIA GRECO – Avvocato a Lecce
- GIOVANNI GRECO – Avvocato a Roma
- GAETANO LAURO GROTTO – Avvocato a Roma
- LUCIA GUIDA – Avvocato
- ELISABETTA IANNELLI – Avvocato a Roma
- ENRICO INFANTE – Sostituto Procuratore della Repubblica del tribunale di Foggia
- FULVIO INGAGLIO LA VECCHIA – Avvocato a Palermo
- LORENZO JESURUM – Avvocato a Roma
- ELISABETTA JORIO – Notaio a Narni
- LEONARDO LAZZERI – Avvocato a Firenze
- PAOLO LAZZERI – Avvocato a Gorizia
- LUCIA LEONCINI – Giudice al Tribunale di Pistoia
- CARMELO LEOTTA – Avvocato a Torino. Professore associato di diritto penale, Università Europea di Roma
- FABIO LIPAROTI – Avvocato a Cosenza
- LORETTA LOMBARDELLI – Avvocato a Macerata
- ADA LUCCA – Giudice al Tribunale di Genova
- PAOLO MADDALENA – Vicepresidente emerito della Corte costituzionale
- LAURETTA MAGANZANI – Professore ordinario di diritto romano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
- ALESSIA MAGLIOLA – Magistrato al Tribunale Sorveglianza Lecce
- VINCENZINA MAIO – Avvocato a Salerno
- ALFREDO MANTOVANO – Consigliere alla Corte di Appello Roma
- DORA MANTOVANO – Avvocato a Roma
- BARBARA MARCHIÒ – Avvocato a Pordenone
- ANDREA MARCHIORI – Avvocato a Macerata
- FRANCESCA MARIANO – Magistrato alla Corte d’Assise di Lecce
- FRANCESCO MARISCA – Avvocato a Roma
- GIUSEPPE MAROTTOLI – Avvocato a Roma
- PASQUALE MAROTTOLI – Professore di diritto Romano, Università di Macerata
- GIUSEPPE MARRA – Consigliere addetto al Massimario della Corte di Cassazione
- MANLIO MARSILI – Avvocato a Rimini
- ROBERTA MASOTTO – Avvocato a Padova
- VINCENZO MASSARA – Avvocato in Lamezia Terme
- LIVIA MAURIZI – Avvocato in Pavia
- FRANCESCA MAZZA – Avvocato in Milano
- FRANCESCO MAZZARELLA – Avvocato a Napoli
- EMIL MAZZOLENI – Dottore di Ricerca in Filosofia del Diritto, Università degli Studi di Milano
- MATTEO MECATTI – Avvocato a Firenze
- GUIDO MENARINI – Avvocato a Ferrara
- PIERGIORGIO MICALIZZI – Avvocato a Roma
- EMANUELA MIDOLO – Avvocato e Dottore di ricerca in Bioetica, Università Cattolica del Sacro Cuore
- MARIA TERESA MINNITI – Avvocato a Pavia
- GIUSEPPE MINUTOLI – Presidente sezione civile del Tribunale di Messina
- VINCENZA MONTONERI – Avvocato ad Ancona
- ROSA ANGELA MORAGLIA – Avvocato a Genova
- MARIA VITTORIA MORAGLIA – Avvocato a Genova
- PAOLO MORAGLIA – Avvocato a Genova
- PINO MORANDINI – Magistrato del TAR
- CARLO MUSSI – Notaio a Monza
- SIMONA MUZZO – Avvocato a Pisa
- FRANCESCA NADDEO – Professore associato di diritto civile Università di Salerno
- SARA NAPOLEONI – Avvocato a Perugia
- STEFANO NITOGLIA – Avvocato a Roma
- MARGHERITA NOBILE – Avvocato a Milano
- LAURA NOLA – Avvocato a Pavia
- DANIELE ONORI – Avvocato a Roma
- ALESSANDRO PACHERA – Avvocato a Verona
- VALERIA PAGANI – Avvocato a Milano
- ENRICO PAGANO – Avvocato a Milano
- MARIA PAGANO – Avvocato a Modena
- MARISTELLA PAIAR– Avvocato a Trento
- MAURO PALADINI – Professore Associato di Diritto Civile, Università di Brescia
- ROSA MARIA EMILIA PALAVERI – Avvocato
- GIUSEPPE PALMIERI – Avvocato a Milano
- PAOLO PALUMBO – Docente di diritto ecclesiastico e canonico, Università Giustino Fortunato di Benevento
- ANNA PANFILI – Avvocato a Genova
- PAOLO PANUCCI – Avvocato a Pavia
- VITO PASSALACQUA – Avvocato a Marsala
- MARCO PERAZZINI – Avvocato a Bologna
- GIUSEPPE PERGOLA – Avvocato a Potenza
- PIERCARLO PERONI – Avvocato a Brescia
- GIOVANNI PETTINARI – Avvocato a Macerata
- PIETRO PICIOCCHI – Avvocato a Genova
- FRANCESCA PIERGENTILI – Dottore di ricerca in Categorie giuridiche e tecnologia, Università Europea di Roma
- ENRICO PIERMARTIRI – Avvocato a Fermo
- MAURIZIA PIERRI – Ricercatrice confermata di Diritto pubblico comparato, Università del Salento
- SIMONE PILLON – Avvocato a Perugia
- ALBERTO PISTONE – Avvocato a Catania
- GIOVANNA PITITTO – Avvocato a Parma
- MARGHERITA PRANDI – Avvocato a Piacenza
- LUCA PUCCINI – Avvocato a Pisa
- ELISA PUGLIELLI – Notaio a Roma
- CECILIA RAMAIOLI – Avvocato a Pavia
- GIORGIO RAZETO – Avvocato a Vercelli
- GIOVANNA RAZZANO – Professore aggregato di istituzioni di diritto pubblico, Università ‘La Sapienza’ di Roma
- ROBERTO RESPINTI – Avvocato a Milano, Collaboratore alla Cattedra di Diritto del lavoro e docente al Master di II livello in Diritto del lavoro e Relazioni industriali nell’Università degli Studi di Milano
- CHIARA MARTINA DIONILLA RIBOLDI – Avvocato a Monza
- RICCARDO RICOTTI – Avvocato a Pavia
- MICHELE RIONDINO – Professore ordinario di diritto penale, Università Lateranense
- GIORGIO RIZZO – Notaio in Roma
- GIACOMO ROCCHI – Consigliere della Corte di Cassazione
- MASSIMO RONCHI – Avvocato a Bresso
- ANGELO MARIA ROVATI – Avvocato a Pavia
- MIRKO RUFFONI – Avvocato a Vicenza
- ANTONIO RUGGERI – Professore ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Messina
- MARCO RUGGIO – Avvocato a Lecce
- ALFREDO RUOCCO – Consigliere Corte di appello Roma
- MARIA LETIZIA RUSSO – Avvocato a Palermo, dottore di ricerca in diritti umani, Università di Palermo
- ROSARIO RUSSO – Avvocato a Verona
- EVA SALA – Avvocato a Milano
- ANGELO SALVI – Avvocato a Roma
- SALVATORE SFRECOLA – Presidente emerito di Sezione della Corte dei conti
- ALESSANDRA SANGALLI – Avvocato a Pavia
- FERNANDO SANTOSUOSSO – Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale
- MARIA TERESA SAVINO – Avvocato a Roma
- ALBERTO SCAPATICCI – Avvocato a Torino
- FRANCESCO SCIFO – Avvocato a Cagliari
- CIRO SEPE – Avvocato a Napoli
- COSTANZA SETTESOLDI – Avvocato a Pisa
- SANDRA SIRACUSA – Avvocato a Brescia
- MARIA CHIARA SOLARI – Avvocato a Genova
- FRANCESCO SPIAZZI – Avvocato in Verona
- STEFANO SPINELLI – Avvocato a Forlì Cesena
- GIACOMO STEVANI – Avvocato a Roma
- GIULIANO STRACCI – Avvocato a Macerata
- ANTONIO TARANTINO – Professore ordinario di Filosofia del diritto, Università di Lecce
- SALVATORE TARANTINO – Avvocato a Termini Imerese
- EUGENIA TASSITANI FARFAGLIA – Notaio a Recco
- MARIA LUISA TEZZA – Avvocato a Verona
- PAOLO TOGNI – Professore di diritto e legislazione dell’ambiente, già Capo di gabinetto al Ministero dell’Ambiente
- CARLO GIULIO TORTI – Avvocato a Catania
- RITA TRANQUILLI LEALI – Professore di diritto della navigazione, già rettore Università di Teramo
- AUGUSTO TRUZZI – Avvocato a Trieste
- VINCENZO TURCHI – Professore associato di Diritto canonico e di Diritto ecclesiastico, Università del Salento
- GIOVANNA TURCHIO – Avvocato a Piacenza
- RICCARDO TURRINI VITA- Dirigente Generale Ministero della Giustizia
- ARMANDO TURSI – Avvocato e Professore ordinario di diritto del lavoro, Università degli Studi di Milano
- BENEDETTO TUSA – Avvocato a Milano
- PAOLO VALIANTE – Magistrato del Tribunale di Nocera Inferiore
- FILIPPO VARI – Professore ordinario di diritto costituzionale, Università Europea di Roma
- RENATO VENERUSO – Avvocato a Napoli
- MICHELE VENTURIELLO – Avvocato e docente nella SSPL dell’Università di Roma Tre
- LAURA VERSACE – Avvocato a Roma
- ANGELO VIANELLO – Notaio a San Donà di Piave
- ALDO ROCCO VITALE – Dottore di ricerca in Storia e Teoria generale del diritto europeo, Università degli Studi di Roma Tor Vergata
- GUIDO VANNICELLI – Magistrato Tribunale di Milano
- CATERINA VERRIGNI – Professore aggregato di Diritto tributario, Università di Chieti-Pescara
- LORENZO VITALI – Avvocato a Bergamo
- ANTONELLA VOLPE – Avvocato a Roma
- GIUSEPPE ZOLA – Avvocato, consigliere emerito Corte dei Conti Lombardia