di Ermanno Pavesi
1. La scoperta dellLSD e dei suoi effetti
Nel 1938 Albert Hofmann, chimico svizzero dellindustria farmaceutica Sandoz di Basilea, sintetizza diverse sostanze derivate dallalcaloide della segala cornuta, alla ricerca di nuovi farmaci per il sistema circolatorio. Nei primi esperimenti clinici la venticinquesima sostanza di questa serie la dietilamide dellacido lisergico, sostanza diventata famosa con la sigla LSD25 o semplicemente LSD non sembra avere proprietà terapeutiche interessanti. Cinque anni più tardi Hofmann decide di riprendere le ricerche: il 16 aprile 1943, durante il processo di sintesi dellLSD, viene colto da malore e per circa due ore presenta uno stato confusionale accompagnato da allucinazioni. Hofmann ritiene che tali effetti siano dovuti a un contatto accidentale con lLSD anche se, alla luce delle conoscenze del tempo, gli sembra quasi impossibile che una quantità così piccola di una sostanza chimica possa avere effetti psichici tanto rilevanti.
Per verificare questa ipotesi il 19 aprile 1943 il ricercatore ingerisce 0,5 mg di LSD: dopo un certo tempo prova una serie di sensazioni di alterazione della percezione, di depersonalizzazione, di alterazione dello schema corporeo, in parte accompagnate da ansia, ma in parte anche piacevoli. Dimostrato leffetto allucinogeno dellLSD la Sandoz lo mette a disposizione deglistituti di ricerca sotto il nome Delysid, con due indicazioni: «a) In psicoterapia analitica, per indurre stati di rilassamento psichico, particolarmente in presenza di ansia e di nevrosi ossessive. […]
«b) Negli studi sperimentali sulla natura delle psicosi: Sperimentando il Delysid su se stesso, lo psichiatra è in grado di gettare uno sguardo sul mondo delle idee e delle sensazioni dei suoi pazienti».
2. Un effetto «mistico»
Per Hofmann lLSD ha un effetto ancor più importante: provoca un allargamento della coscienza paragonabile a unesperienza mistica. Seguendo questa traccia scopre le somiglianze dellLSD con la psilocibina, sostanza attiva contenuta nel peyote, un fungo utilizzato da popolazioni autoctone messicane in rituali religiosi, e successivamente sostiene la tesi che nei Misteri Eleusini riti così detti perché celebrati ogni anno nella città di Eleusi, nellantica Grecia, in onore delle divinità Demetra e Persefone venissero provocate esperienze mistiche appunto attraverso lingestione di un allucinogeno: «La proprietà caratteristica degli allucinogeni, quella di rimuovere le barriere tra il soggetto conoscente e il mondo esterno in unesperienza estatico-emozionale scrive Hofmann nel 1979, in LSD. Il mio bambino difficile, unopera dedicata alla scoperta dellallucinogeno sintetico , può rendere possibile, dopo opportune preparazioni interne ed esterne come quelle scrupolosamente curate a Eleusi, unesperienza mistica per così dire secondo il programma.
«La meditazione è un preliminare per arrivare allo stesso scopo che era perseguito e raggiunto nei misteri eleusini. È probabile che in futuro lLSD venga impiegato per procurare la visione mistica quale coronamento di questa.
«Colgo il vero significato dellLSD nella sua capacità di offrire un aiuto sostanziale alla meditazione orientata verso lesperienza mistica. Questo uso è in pieno accordo con lessenza e lazione caratteristica di una sostanza sacra come lLSD».
3. LLSD come il «soma» del «Mondo Nuovo»
Nel 1958, in Ritorno al mondo nuovo, il narratore e saggista inglese Aldous Leonard Huxley (1894-1963) fa un bilancio delle previsioni formulate nel 1931 in Il mondo nuovo, un romanzo inteso a descrivere in termini «paradossali» e allarmanti lo sviluppo del mondo industriale in un Mondo Nuovo. In particolare Huxley aveva parlato di una sostanza, il soma, che serviva in parte come rimedio per glinconvenienti che si potevano verificare nonostante o a causa della completa organizzazione razionale della vita nel Mondo Nuovo, ma in parte anche come fonte di esperienze estatiche e come alternativa alla religione: «Con il dietilamide dellacido lisergico (LSD-25) scrive Huxley i farmacologi hanno di recente ricreato un altro aspetto del soma: cioè una droga che aumenta la percezione e provoca visioni, senza nessuno scotto fisiologico. Questa droga straordinaria, efficace in dosi minime cinquanta, o anche solo venticinque milionesimi di grammo ha il potere (come il peyote) di trasportare luomo in un altro mondo. Nella maggior parte dei casi, laltro mondo a cui LSD-25 dà accesso è un mondo celestiale; ma a volte può esser purgatoriale o addirittura infernale. In ogni modo, per chi la compie, lesperienza dellacido lisergico, positiva o negativa che sia, risulta profondamente illuminante. E in ogni modo è già sbalorditivo il fatto che si possa mutare così radicalmente il cervello delluomo, con uno scotto così lieve».
La valutazione positiva dellallargamento della coscienza indotto dalla droga comporta una svalutazione dellattività cosciente, che, in taluni casi, viene interpretata come falsa coscienza e come condizione di alienazione; in altri casi, invece, lio cosciente e le funzioni psichiche superiori vengono considerati come una specie dinterfaccia fra individuo e realtà esterna, utili per ladattamento allambiente e alla sopravvivenza, ma di ostacolo a una percezione più profonda della realtà. Per esempio, lo psichiatra e psicoanalista britannico Ronald D. Laing (1927-1989) nel 1959, nellopera Lio diviso. Studio di psichiatria esistenziale, scrive: «[…] il nostro stato “normale” e “ben adattato” non è, molto spesso, che una rinuncia allestasi, un tradimento delle nostre piú vere potenzialità»; e nel 1967, in La politica dellesperienza, afferma che «la vera sanità comporta in un modo o nellaltro la dissoluzione dellio normale, di quel falso io abilmente adattatosi alla nostra alienata realtà sociale». La dissoluzione dellio, o lobnubilamento della mente, sotto leffetto dellLSD acquista così un valore positivo, diventa il presupposto necessario per liberarsi dallalienazione e per ricuperare un rapporto immediato con la realtà circostante.
4. Le «peak experience»
Un passo importante nellinterpretazione delle esperienze psichedeliche, cioè di fuga dalla realtà, è costituito dallapplicazione del concetto di peak experience, «esperienza di vertice», formulato dallo psicologo nordamericano Abraham H. Maslow (1908-1970). Maslow ritiene che ogni persona può fare esperienze passeggere di forte intensità, in cui si sente più integrata e ha limpressione di avere unintuizione, una rivelazione particolare o di trovarsi in estasi: tali esperienze avrebbero talora una connotazione religiosa e si troverebbero allorigine di ogni religione, ma spesso avrebbero un carattere puramente profano, rappresentando un progresso sulla via dellautorealizzazione. Linterpretazione delle esperienze psichedeliche come peak experience toglie loro laura di illegalità o di piacere proibito e consente di considerarle come uno strumento importante per la conoscenza di sé e per lo studio dei fenomeni di espansione della coscienza.
5. LSD allorigine della psicologia transpersonale
Lo psichiatra di origine cecoslovacca Stanislav Grof descrive le proprie esperienze sotto leffetto dellLSD: la luce di una lampada gli sarebbe per esempio parsa come unesplosione atomica, come una luce soprannaturale o addirittura come il Big Bang: «Lesperienza che stavo vivendo scrive nel 1990 in La tempestosa ricerca di se stessi. Crisi psicologiche e cambiamento, opera redatta in collaborazione con la moglie Christina era indubbiamente molto simile a quelle che conoscevo dalla lettura dei grandi testi mistici di tutto il mondo». Trasferitosi negli Stati Uniti dAmerica, Grof prosegue le sue ricerche, dirige migliaia di sedute con lLSD, e cerca di sistematizzare tali esperienze utilizzando in parte il concetto dinconscio collettivo dello psichiatra svizzero Carl Gustav Jung (1875-1961). Mentre nelle normali sedute analitiche sarebbe possibile portare alla coscienza solamente contenuti dellinconscio personale, lLSD consentirebbe di superare il piano personale giungendo a contenuti dellinconscio collettivo. Grof conia il termine «psicologia transpersonale» per designare le esperienze di allargamento della coscienza che consentono di superare le barriere della propria identità personale, dello spazio e del tempo: «In uno stato transpersonale afferma Grof sempre in La tempestosa ricerca di se stessi. Crisi psicologiche e cambiamento possiamo identificarci con tutto ciò che solitamente percepiamo come separato da noi, persone, animali, piante, pietre preziose.
«Il tempo e lo spazio non ci limitano più; si può partecipare a eventi remoti nel tempo e nello spazio, che ci appariranno altrettanto vividi che se avvenissero ora e qui. È possibile assistere a sequenze vissute dai nostri antenati del regno animale, o da popolazioni di varie culture e di periodi storici del passato, geneticamente diversi da noi. In certi casi queste sequenze possono perfino dare la sensazione di costituire dei ricordi personali». Per lo psichiatra di origine cecoslovacca la psicologia transpersonale potrebbe spiegare anche altri fenomeni, come gli UFO, i contatti con alieni e la magia rituale.
Grof è per anni una figura di spicco dellIstituto Esalen in California, uno dei centri più importanti nella formulazione del pensiero del New Age. Il rapporto fra sostanze psichedeliche e trasformazione psichica nel segno del New Age è sottolineato pure, nel 1980, da Marilyn Ferguson nellopera La cospirazione dellAcquario: «Per decine di migliaia di ingegneri, chimici, psicologi e studenti di medicina “dellemisfero sinistro”, che non avevano mai compreso i loro simili “dellemisfero destro”, così spontanei e ricchi dimmaginazione, le droghe hanno costituito un passaporto per Xanadu, specie negli anni sessanta», cioè un passaporto per il paradiso.
6. Non alternativa, ma corollario della secolarizzazione
I processi di secolarizzazione e di demitologizazzione hanno portato a una visione appiattita della realtà. Se è comprensibile il senso dinsoddisfazione nei confronti di un modello umano, che si esaurisce in una visione materialistica e in un rapporto utilitaristico con la realtà, luso di allucinogeni non ne costituisce lalternativa, bensí il corollario. Lesperienza religiosa viene ridotta a particolare stato fisiologico del cervello, per cui lassunzione di una sostanza chimica potrebbe sostituire anni dedicati alla pratica ascetica e alla vita mistica. Richiesto del suo parere sulle pretese esperienze mistiche sotto leffetto di allucinogeni, Jung stesso in una lettera datata 15 febbraio 1955 definisce assurda la pretesa che allucinogeni possano portare a unesperienza della trascendenza, e sostiene pure che una tale teoria rappresenta un «caso ideale per la filosofia bolscevica e per il suo “mondo nuovo”. Se questo è tutto ciò che loccidente ha da offrire come esperienza “trascendente”, conferma le tendenze marxiste e dimostra solo che lesperienza “spirituale” può essere provocata ugualmente bene anche con sostanze chimiche».
Per approfondire: vedi Albert Hofmann, LSD. Il mio bambino difficile, trad. it., Apogeo, Milano 1995; Idem, Robert Gordon Wasson e Carl A. P. Ruck, Alla scoperta dei misteri eleusini, trad. it., Apogeo, Milano 1996; Christina e Stanislav Grof, La tempestosa ricerca di se stessi. Crisi psicologiche e cambiamento, trad. it., red edizioni, Como 1995; Aldous Leonard Huxley, Il mondo nuovo. Ritorno al mondo nuovo, trad. it., Mondadori, Milano 1991; Ronald D. Laing, Lio diviso. Studio di psichiatria esistenziale, trad. it., Einaudi, Torino 1969; Idem, La politica dellesperienza. Luccello del paradiso, trad. it., Feltrinelli, Milano 1990; Marilyn Ferguson, La cospirazione dellAcquario, con prefazione di John Naisbitt, trad. it., Marco Tropea Editore, Milano 1999; sul ruolo lIstituto Esalen nella formazione del New Age, vedi Massimo Introvigne, Storia del New Age. 1962-1992, Cristianità, Piacenza 1994.