Roma, 16 ottobre 2024 – “Con il definitivo voto del Senato, il Parlamento ha il merito di aver optato con nettezza per i più deboli, estendendo il reato di maternità surrogata anche se commesso all’estero – così una nota del network di associazioni «Ditelo sui tetti». “Questa decisione – continua il coordinatore Domenico Menorello- corrisponde a una delle principali richieste dell’agenda pubblica “sui tetti” , perché tantissime «formazioni sociali» da tempo chiedono di dire pubblicamente che nessuno può «pretendere di essere soddisfatto attraverso il corpo di un’altra persona utilizzato come mero supporto materiale», come scandiscono le Sezioni Unite della Cassazione nella sentenza del 30 dicembre 2022”. “Finalmente -conclude la nota- il Legislatore italiano ha il pregio di dire che NON corrisponde al bene di nessuno «la cultura dello scarto» dei più fragili, quali sono una donna durante la maternità e i più piccoli fra noi, come il concepito e il neonato, che, nell’abominio della maternità surrogata diventano delle vere e proprie «cose», oggetto e schiavi di contratti nella disponibilità dei più forti”.
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