Si tratta del secondo volume che raccoglie le meditazioni sui Salmi scritte durante l’arco dell’intera vita da parte del filosofo cattolico tedesco Robert Spaemann (1927-2018). In esso, è presente una selezione di Salmi tra il cinquantaduesimo e il centocinquantesimo. Sulla scia del primo volume, le meditazioni risultano essere un intreccio sapienziale tra filosofia, teologia, liturgia, storia e fede vissuta. In tal senso, le meditazioni spaemanniane, pubblicate quale ultima opera dal filosofo, sono considerate un vero e proprio testamento spirituale.
Le linea che maggiormente emerge è innanzitutto quella cristologica. Spaemann nella lettura e meditazione del testo sacro pone al centro Cristo. Ogni Salmo ha nel culmine cristico della Rivelazione la sua più autentica interpretazione. Ciò tra l’altro permette all’Autore di non indugiare su tecnicismi esegetici che, anziché favorire la preghiera, allontanerebbero anche dal senso unitario e cattolico dell’interpretazione del testo sacro.
Ciò apre ad una seconda importante dimensione che allinea il filosofo contemporaneo alla modalità con cui i Padri della Chiesa spiegarono i Salmi. Spaemann è capace di rieditare quell’esperienza in quanto offre un approccio spirituale ed orante ai testi. Leggendo le meditazioni, si ha l’impressione che la mente e il cuore di Spaemann facciano tutt’uno, svelando l’anima orante del credente e del filosofo. Erudizione e spiritualità vanno così di pari passo.
La terza importante dimensione riguarda la capacità di inserire l’esperienza della vita del credente e della storia della cristianità all’interno della preghiera salmodica. A tal proposito, si trovano significativi riferimenti alla battaglia di Poitiers (732) di Carlo Martello (690 c.a – 741), a Don Giovanni D’Austria (1547-1578) e alla battaglia di Lepanto (1571), alla liberazione di Vienna (1683) da parte del principe Eugenio di Savoia (1663-1736) e del Re di Polonia, Jan Sobieski (1629 – 1696), ai martiri irlandesi, coreani e giapponesi. Accanto a queste vicende i testi sono ulteriormente infarciti da risonanze letterarie tratte dalla poesia tedesca moderna e contemporanea e da Dante Alighieri (1265-1321).
Un frammento può farci saggiare la straordinaria profondità di tali commenti: «esistono due modi per osservare quanto accade. Un modo vede tutto ciò che accade come risultato casuale di un parallelogrammo di forze […]. L’altro modo considera ciò che accade come un’azione di Dio, come un Suo “disporre”, e dunque come oggetto di meraviglia, di gratitudine o anche di lamento e di devozione. Questo è il modo di vedere del credente. Chi guarda al mondo in questo modo, vede in modo corrispondente anche il futuro, cioè come oggetto di fiducia, di fede e di invocazione. L’invocazione, la supplica, sono sempre accompagnate dal “sia fatta la tua volontà”. Tuttavia, l’orante invoca anche l’armonia della sua volontà con le disposizioni divine. Tanto maggiore è questa armonia, tanto maggiore la beatitudine» (p. 46).
Consigliato per quanti attraverso la meditazione e l’orazione vogliono guadagnare una visione cristiana del mondo e della storia.
Categoria: Saggio
Autore: Robert Spaemann, a cura di Leonardo Allodi, pref. Mons. Giacomo Morandi, tr. it. Leonardo Allodi, Giacomo Miranda, Paola Maria Rubini
Pagine: 276 pp
Prezzo: € 32
Anno: 2020
Editore: Cantagalli, Siena
EAN : 9788868798949