• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Libertà religiosa
    • Occidente
    • Politica internazionale
    • Famiglia
      • Matrimonio
      • Divorzio
      • Family day
      • Unioni civili
      • Omosessualità
    • Educazione
    • Vita
      • Aborto
      • Droga
      • Fine vita
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Archivio film
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Santità
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • Spigolature
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
    • Ora di adorazione
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Riflessioni / Opus iustitiae pax

Opus iustitiae pax

10 Gennaio 2024 - Autore: Stefano Nitoglia

Papa Francesco parla al corpo diplomatico per gli auguri di inizio anno e nel discorso assumono grande peso i valori non negoziabili

di Stefano Nitoglia

«La via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio»; mentre la colonizzazione ideologica dei cosiddetti nuovi diritti «provoca ferite e divisioni tra gli Stati, anziché favorire l’edificazione della pace». Insomma, opus iustitiae pax.

È questa la chiave del tradizionale discorso, pronunciato l’8 gennaio, che il Papa rivolge, all’inizio dell’anno, al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

La riflessione del Pontefice è stata dedicata alla pace, «parola tanto fragile e nel contempo impegnativa e densa di significato», soprattutto «in un momento storico in cui è sempre più minacciata, indebolita e in parte perduta». Un momento storico attraversato da un crescente numero di conflitti, che lentamente trasformano quella che il Papa ha più volte definito «terza guerra mondiale a pezzi» in un «vero e proprio conflitto globale».

Il Papa ha parlato dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre scorso contro la popolazione di Israele e della guerra di rappresaglia di Israele nella Striscia di Gaza, del conflitto tra Russia e Ucraina, conseguente all’occupazione, da parte delle truppe della Federazione Russa, del territorio ucraino, del conflitto tra Armenia e Azerbaigian, che vede i cristiani del Nagorno Karabach costretti dall’aggressione della popolazione azera, di religione musulmana e di origine turca, ad abbandonare la propria millenaria residenza storica, del terrorismo internazionale, che sconvolge l’Africa, del Nicaragua, dove la Chiesa cattolica è perseguitata dal regime sandinista di Daniel Ortega.

Ma, come detto, la via della pace esige il rispetto della vita umana.Al riguardo, il Pontefice è stato molto netto: «ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica. In ogni momento della sua esistenza la vita umana deve essere preservata e tutelata, mentre constato con rammarico, specialmente in Occidente, il persistente diffondersi di una cultura della morte, che, in nome di una finta pietà, scarta bambini, anziani e malati».

In questa chiave di difesa della pace, anche i cosiddetti “nuovi diritti”, tra i quali la «pericolosissima» teoria del gender, imposti da vere e proprie «colonizzazioni ideologiche», sono stati oggetto delle dure critiche del Papa. La via della pace «esige il rispetto dei diritti umani. Purtroppo, i tentativi compiuti negli ultimi decenni di introdurre nuovi diritti, non pienamente consistenti rispetto a quelli originalmente definiti e non sempre accettabili, hanno dato adito a colonizzazione ideologiche, tra le quali ha un ruolo centrale la teoria del gender, che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali». Questacolonizzazione ideologica «provoca ferite e divisioni tra gli Stati, anziché favorire l’edificazione della pace».

Papa Francesco, inoltre, nel solco della tradizionale dottrina sociale cristiana, ha rivendicato la alta funzione della politica, «che va sempre intesa non come appropriazione del potere, ma come forma più alta di carità e dunque del servizio al prossimo in seno a una comunità locale o nazionale».

L’ultima parte del discorso è stata dedicata alla preoccupante crescita della persecuzione e della discriminazione nei confronti dei cristiani, soprattutto negli ultimi dieci anni. Non solo, quindi, quella cruenta, per cui il XX secolo è stato quello con il maggiore numero di martiri cristiani (la tendenza, purtroppo, prosegue e si intensifica all’alba del terzo millennio), ma anche quella silenziosa e incruenta. «Essa riguarda non di rado, seppur in modo incruento ma socialmente rilevante, quei fenomeni di lenta marginalizzazione ed esclusione dalla vita politica e sociale e dall’esercizio di certe professioni che avvengano anche in terre tradizionalmente cristiane. Nel complesso sono oltre 360 milioni i cristiani nel mondo che sperimentano un livello di persecuzione e di discriminazione a causa della propria fede e sono sempre di più quelli costretti a fuggire dalle proprie terre di origine».

L’importante discorso del Papa è stato pressoché silenziato dalla grande stampa progressista, di solito usa ad ampliare ad arte, con interpretazioni spesso tendenziose, altri discorsi del Pontefice. Neppure una parola su la Repubblica e il Manifesto. Poche righe, con scarso risalto in pagine interne, su La Stampa e Il Corriere della Sera. Il quotidiano La Stampa considera il discorso al corpo diplomatico un “contentino” dato all’ala conservatrice della Chiesa: «dopo un autunno di aperture progressiste, in particolare verso il mondo LGBTQ, il Pontefice interviene sui temi etici con la fermezza predicata dai ‘conservatori’. (…) Parole che suonano come un segnale, una mano tesa, all’ala tradizionalista della Chiesa, da cui si stanno diffondendo veementi proteste contro ‘Fiducia supplicans’, la dichiarazione vaticana che ha aperto alla benedizione delle coppie gay». Ancora una volta un’interpretazione politico-partitica, che non conosce, o fa finta di non conoscere, la realtà intima della Chiesa.

Mercoledì, 10 gennaio 2024

* campi obbligatori
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla Privacy per avere maggiori informazioni.

Controlla la tua posta in entrata o la cartella spam adesso per confermare la tua iscrizione.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp

Correlati

Archiviato in:In evidenza, Occidente, Riflessioni

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Privacy Policy

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • WhatsApp
  • YouTube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2025 Alleanza Cattolica · Accedi