Il Rapporto dell’Associazione “Meter” svela le dimensioni del fenomeno e i media tacciono. Intervista a don Fortunato Di Noto
di Wlodzimierz Redzioch
«Nel mondo ci sono pochissime persone che si preoccupano veramente degli abusi sui minori» – don Fortunato di Noto non ha dubbi. «Ogni anno pubblichiamo il Rapporto sulla pedofilia e la pedopornografia, recentemente abbiamo pubblicato il Rapporto 2021, e la reazione dei media è nulla, salvo poche media cattoliche». Come denuncia don Fortunato, «i media mondiali reagiscono quando gli abusi avvengono nella Chiesa, che sono fatti gravi e dolorosi. Ma se guardiamo alla situazione mondiale, i numeri sono enormi: circa 1,3 miliardi di minori sono vittime di vessazioni, abusi sessuali, traffico di essere umani, di organi, ecc. L’OMS stimava a 18 milioni i bambini che soffrono di abusi sessuali nella nostra in Europa! La nostra Associazione ogni anno denuncia l’enorme mole di materiale pedopornografico e tutti tacciono. C’è un negazionismo da parte della società» sulla realtà degli abusi sui minori.
Don Fortunato di Noto, un semplice prete siciliano, combatte gli abusi sui minori da più di 30 anni: a seguito degli episodi accaduti ad una bambina di 11 anni e ad un ragazzo di 14 anni nella sua parrocchia, decise di concentrare i propri sforzi e le proprie risorse nel contrasto alla pedofilia e alla pornografia minorile. Per questo scopo ha fondato l’Associazione Meter, che lo aiuta in questo compito immane. Di sua iniziativa viene celebrata la Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, contro la pedofilia (GBV). Con il passare degli anni la Giornata ha assunto carattere non soltanto nazionale, ma anche internazionale per la Chiesa, per la società civile e per le realtà politiche e culturali. Il Papa, in occasione della GBV, durante la recita del Regina Coeli, rivolge sempre un “saluto speciale” ed una specifica riflessione all’Associazione Meter, riconoscendo la valenza del suo impegno e operato.
– Come mai avete scelto la data del 25 aprile come inizio della Giornata dedicata ai bambini vittime di pedofilia ed altri abusi?
– La Giornata Bambini Vittime viene celebrata dal 25 aprile al 1° maggio in risposta alla propaganda di gruppi come il “Partito dell’orgoglio pedofilo” e il “Fronte di liberazione dei pedofili” e a tutti quei settori culturali che vogliono normalizzare la pedofilia e che da tempo celebrano, soprattutto il 25 aprile, la giornata dell’orgoglio pedofilo, da loro chiamata anche “Alice Day”.
La nostra Giornata non vuole essere una mera commemorazione, perché non ha senso “commemorare” dei crimini e delle nefandezze. No. Vuole essere il momento per sensibilizzare su questi gravi fenomeni e moltiplicare l’impegno a tutela dei bambini. La GBV c’è da 26 anni, ma si possono contare sulle dita le testate che ne parlano, solo quelle cattoliche. Impressiona questo silenzio.
– E’ stato appena pubblicato il vostro Rapporto 2021 (report_meter_2021.pdf (associazionemeter.org)), che ha un sottotitolo: «I numeri di un ‘omicidio psicologico’». Quali sono i numeri di tale “omicidio”?
– Riassumendo in breve quanto accaduto lo scorso anno 2021, constatiamo che il numero dei link a siti pedopornografici è salito da 14.521 a 14.679. Scendono le foto da 3.768.057 a 3.479.052, insieme ai video, da 2.032.556 a 1.029.170. Calano anche le chat segnalate (da 456 a 316) e le cartelle compresse (da 692 a 637). Salgono invece i casi seguiti dal nostro Centro Ascolto (da 111 a 167) e le richieste telefoniche, quasi raddoppiate: da 284 a 406.
Sono sempre numeri pieni di dolore, non foss’altro per le foto denunciate dal 2014, quando i tecnici di Meter hanno sviluppato una piattaforma per il monitoraggio della rete: sono arrivate ad un totale di 23.250.123 e i video a quota 6.530.922. I mega-archivi denunciati sono 13.703 e le chat 1.530. Dal 2002 a oggi i protocolli inviati alle polizie sono 65.090 e i link segnalati 203.911, mentre i casi seguiti dal Centro Ascolto ammontano a 1.999 e le richieste telefoniche 30.686. Dal 2007 le segnalazioni di form da parte di utenti, da parte di persone, cioè, che hanno digitato www.associazionemeter.org per entrare in contatto con noi e indicarci siti a rischio o sospetti, sono 17.755. Ben 8.977 le comunità e social network segnalate dal 2008. E, infine, il dramma del deep web, la parte nascosta della rete: 47.637 segnalazioni dal 2012, da quando questo fenomeno è esploso.
– Nel periodo della pandemia si è visto il fenomeno dell’uso esponenziale di internet e degli smartphone da parte dei bambini. Voi segnalate i rischi legati a tale uso incontrollato da parte dei minori…
– La Società Italiana di Pediatria e i neuropsichiatri infantili di tutto il mondo sottolineano i rischi per la salute psicofisica dei minori, se quegli strumenti sono usati male e/o troppo. Il problema ovviamente non è lo smartphone in sé, ma come lo usi navigando su internet, che sfrutta tutta la potenza delle immagini, spesso in modo cattivo. Perciò i genitori dovrebbero educare a vigilare su questo aspetto, accompagnando gradualmente i loro figli all’uso degli smartphone. Si potrebbe dare ai bambini un cellulare base, per sms e chiamate, attendendo per esempio almeno i 14 anni per lo smartphone – potrebbe essere una prima soluzione. Sarebbe anche opportuna una legge che obbligasse i gestori all’obbligatorietà di una app di sicurezza, gestita dai genitori.
– L’Associazione Meter denuncia anche la sessualizzazione precoce, imposta non soltanto tramite internet, ma anche tramite le scuole. A questo fenomeno sono legati anche i tentativi di ridicolizzare o combattere l’insegnamento cattolico…
– Il problema è che la verginità, aggiungerei il dono della castità (intesa come rispetto, nessuna manipolazione dell’altro, dignità e accoglienza del corpo, e non solo, come terreno sacro) e, in generale, la purezza sono denigrate come cose da “bacchettoni”, ignorando che la purezza è la capacità di saper vivere con responsabilità la propria sessualità, di donarsi all’altro nel matrimonio secondo il progetto di Dio sull’uomo e la donna. Lo vediamo tutti e ne siamo profondamente consapevoli dell’erotizzazione del corpo dei bambini, in una società iper-sessualizzata (basti pensare al commercio, lauto e proficuo, della pornografia nel mondo!). Nei percorsi che Meter fa nelle scuole, noi insegniamo invece la bellezza della sessualità come dono e atto d’amore aperto alla vita. Se invece si insegna ai bambini che tutto è lecito, a partire dalla masturbazione, non saranno più capaci di controllare la loro sessualità.
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L’intervista in polacco è stata pubblicata sul settimanale Niedziela
Mercoledì, 25 maggio 2022
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L’intervista in polacco è stata pubblicata sul settimanale “Niedziela”