In memoriam
Ferdinando Leotta, Cristianità n. 432 (2025)
Il 30 marzo 2025 il Signore ha chiamato a sé Silvia Scaranari, dopo lunga e dolorosa malattia, nella domenica Laetare, in cui la Chiesa, proponendo il brano di Isaia Rallegrati, Gerusalemme, vuole sostenere i suoi figli, che hanno già percorso metà del cammino quaresimale, in vista della Pasqua. Per Silvia il tempo quaresimale si è concluso anticipatamente: incontrando il Signore ha fatto Pasqua.
Nata a Lanzo Torinese il 12 maggio 1960, ha conseguito la maturità scientifica nel 1979, si è laureata a pieni voti nel 1983 in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi sulla filosofia islamica del Medioevo, quindi, sempre a pieni voti e dignità di stampa, in Filosofia presso l’Università degli Studi di Parma, sotto la guida dell’amata professoressa Graziella Federici Vescovini, che diventerà maestra, amica, ospite abituale e confidente.
Fu presto sposa, a 22 anni, e madre di famiglia, a 25; aveva 39 anni quando nel marzo 2000 ha dato alla luce il quarto e ultimo figlio.
Abilitata all’insegnamento in Materie Letterarie e in Filosofia-Scienza dell’Educazione-Storia, dal 1983 al 2014 è stata docente presso il Liceo Scientifico Francesco Faà di Bruno di Torino, dove dal 2008 al 2014 ha ricoperto la carica di coordinatrice didattica (preside), nonché docente di Storia e Filosofia del triennio al Liceo salesiano Valsalice, unendo alla didattica l’impegno per la realizzazione del progetto educativo cristiano. Nel 2005-2006 ha conseguito un Master in bioetica presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma.
Insegnava ai suoi studenti, come ai suoi figli, di puntare al massimo risultato possibile, nel minor tempo possibile. Il suo impegno scolastico è stato una declinazione concreta della parabola del Buon Seminatore, testimoniata dall’affetto, dalla riconoscenza e in qualche caso dai concreti frutti di vita cristiana visibili nei suoi allievi.
Co-fondatrice e collaboratrice del Centro diocesano Federico Peirone e redattrice del bimestrale Il Dialogo/al-Hiwar, si è dedicata per circa trent’anni allo studio del dialogo religioso fra cristiani e islamici. Ha pubblicato in materia L’islam (Elle Di Ci, Leumann [Torino] 1998), la voce Islam nell’Enciclopedia delle religioni in Italia (Elle Di Ci, Torino 2001), Jihād. Significato e attualità (Paoline, Cinisello Balsamo [Milano] 2016), Islam 100 e più domande (Elle Di Ci, Leumann [Torino] 2017] e Sharī’a. Legge sacra, norma giuridica (Paoline, Cinisello Balsamo [Milano] 2018).
Con altri ha pubblicato Islam: storia, dottrina, rapporti con il cristianesimo (Elle Di Ci, Leumann [Torino] 2001]; I musulmani in Piemonte: in moschea, al lavoro, nel contesto sociale (Guerrini & Associati, [Milano] 2004), I ragazzi musulmani nella scuola statale. Il caso del Piemonte (L’Harmattan Italia, [Torino] 2008).
Accanto all’azione educativa in ambito familiare e scolastico e all’attività scientifica, si è dedicata fin da adolescente all’apostolato in Alleanza Cattolica. Era la seconda metà degli anni 1970. In quel periodo già si manifestavano gli effetti sociali del Sessantotto, una rivoluzione apparentemente solo culturale ma rivelatasi ben presto, negli «anni di piombo» del terrorismo, sanguinaria e violenta. Nel 1974 Silvia si impegnò in occasione del referendum sul divorzio e nel 1981 si schierò contro l’aborto e in difesa della vita, a sostegno della legge naturale e della dottrina sociale della Chiesa.
Negli anni 1980 ha operato per ottenere l’ammissione ufficiale della componente femminile in Alleanza Cattolica, che fino ad allora aveva mantenuto separato l’iter formativo maschile e femminile in considerazione dell’esigenza di favorire una crescita armonica nella relazione fra l’uomo e la donna senza complessi di rivalità egualitaristica.
Come si ricorda nel testo Costruiremo ancora cattedrali, dedicato alla storia delle origini di Alleanza Cattolica, nel 1986 Silvia Scaranari, Angela Pintonello e Tiziana Borsoi fondarono a Torino il gruppo femminile Amicizia Cattolica, che riprendeva il nome dell’antica associazione fondata dal venerabile cuneese Pio Bruno Lanteri (1759-1830).
All’attività pubblicistica sulla rivista Cristianità e su altre testate ha affiancato instancabilmente conferenze e incontri, contribuendo alla nascita di «croci» di Alleanza Cattolica a Genova, Rivarolo Canavese, Aosta, Lanzo Torinese e, ovviamente, Torino.
La fedeltà di Silvia all’Associazione, mai venuta meno, è stata sostenuta da una fede ardente e da una carità operosa, nutrite dalla periodica partecipazione agli esercizi spirituali ignaziani.
Pur mantenendo un impegno operoso nella carità e per la maggiore gloria di Dio, anche sociale, incessante è stato il suo impegno di moglie, di madre e da ultimo anche di nonna, godendo la gioia di cinque nipoti, più uno in arrivo. Nel suo ricordo, e contando sul suo aiuto dal Cielo, Alleanza Cattolica rinnova la promessa di operare per la Regalità anche sociale di Nostro Signore Gesù Cristo.
