GIUSEPPE BONVEGNA, Cristianità n. 298 (2000)
Sabato 18 marzo 2000, organizzato da Cristianità e da Alleanza Cattolica in collaborazione con la Regione Lombardia. Settore Trasparenza e Cultura, si è svolto a Milano, nella sala conferenze dell’Hotel Star Ritz, un convegno dal titolo Non si vince la droga con la droga. Scienza, politica ed etica per prevenire il consumo delle droghe e vincere la tossicodipendenza.
I lavori hanno cercato di fornire elementi di sostegno dottrinale tratti dalla ricerca scientifica e dalla riflessione etico-giuridica a quanti s’impegnano nella battaglia contro la droga nella prospettiva del ricupero del tossicodipendente.
Il convegno è stato aperto con la lettura di un messaggio dell’assessore regionale alla Cultura, avvocato Marzio Tremaglia da parte dell’avvocato Benedetto Tusa, di Alleanza Cattolica, che ha moderato i lavori.
Nella mattinata, il professor Giulio Soldani, di Alleanza Cattolica, ordinario di Farmacologia all’università di Pisa, ha sfatato il falso mito della distinzione fra droghe “leggere” e droghe “pesanti”: infatti, le ricerche farmacologiche dimostrano che tutte le sostanze stupefacenti fanno male agli organi e alla psiche, creano dipendenza psichica, e anche le droghe cosiddette “leggere” creano tale dipendenza e possono uccidere, se assunte in grande quantità e per lunghi periodi di tempo.
Il dottor Giorgio Salvadè, municipale di Lugano, responsabile del servizio di disintossicazione da droghe presso l’ospedale del capoluogo ticinese, deputato al Gran Consiglio Ticinese e membro del Consiglio di Stato sui problemi delle tossicomanie per il Canton Ticino, ha descritto il modo erroneo con cui da diversi anni nella Confederazione Elvetica si crede di risolvere il problema della presenza del tossicomane all’interno della società civile, dall’esperimento del consumo controllato di eroina nel “parco-siringa” di Zurigo fino all’iniziativa in corso, che permette a circa mille tossicodipendenti di continuare a drogarsi in modo libero con la sovvenzione dello Stato, che regala loro anche l’appartamento. Il dottor Salvadè ha infine illustrato alcune proposte alternative alla linea seguita dal Governo svizzero, delle quali egli stesso si è fatto promotore a livello locale.
Nel pomeriggio, alla descrizione della politica svizzera ha fatto da termine di paragone positivo la testimonianza di don Gioachino Pezzoli, sacerdote della diocesi di Milano e fondatore della comunità di ricupero Cooperativa Sociale Promozione Umana, che ha messo in evidenza come l’unico modo per risolvere il problema, anche sociale, della droga sia il ricupero del tossicomane dalla schiavitù della sostanza stupefacente attraverso un aiuto quotidiano e costante. In questa prospettiva la “tolleranza” nei confronti delle “scelte” di chi si droga rivela l’indifferenza radicale verso la persona malata e si trasforma in un’intolleranza verso la dignità personale del drogato, che viene sacrificata sull’altare di una libertà di scelta autodistruttiva.
Il professor Mauro Ronco, di Alleanza Cattolica, ordinario di Diritto Penale nell’università di Padova, ha ripercorso le tappe giuridico-penali che hanno portato alle posizioni odierne della sinistra italiana in materia di droga. Se l’assunzione di sostanze stupefacenti è atteggiamento che mina alla radice l’etica sociale perché, offuscando lo spirito di responsabilità e di solidarietà — richiamati anche dalla Costituzione repubblicana —, stronca la relazionalità della persona, allora non si può fare a meno di notare la portata rivoluzionaria del passaggio dalla legge del 1990, che sanciva l’illiceità del comportamento drogastico, alla prospettiva della liberalizzazione delle droghe “leggere” e della “riduzione del danno”; di questa prospettiva è ultima espressione l’atteggiamento del partito dei democratici di sinistra. Le posizioni odierne sono il risultato della marcia di quella “rivoluzione culturale” che intende stravolgere la gerarchia delle potenze dell’anima, sostituendo la sensualità alla ragione nella guida dell’essere umano.
Nel corso dei lavori, Romano La Russa, capogruppo di Alleanza Nazionale al Consiglio Regionale, ha portato i saluti del presidente della Regione Lombardia, on. Roberto Formigoni. Un saluto è giunto anche dal Comune tramite l’assessore professoressa Serena Manzin Maestrelli.
Fra i presenti, il capogruppo di Alleanza Nazionale al Comune Roberto Predolin e l’assessore provinciale all’Istruzione professor Angelo Ruggiero. Hanno inviato messaggi l’on. Alfredo Mantovano, responsabile di AN per i problemi dello Stato, l’on. Maurizio Gasparri e il consigliere regionale Pietro Macconi.
La manifestazione è stata annunciata e ha avuto eco sui mass media nazionali.
Giuseppe Bonvegna