A tutti i pellegrini che oggi intendono percorrere, preferibilmente a piedi oppure con la bicicletta o con il cavallo, magari con «una macchina d’appoggio» (p. 17), gli antichi cammini verso la tomba dell’apostolo san Giacomo a Santiago de Compostela, nella regione spagnola della Galizia, si rivolge, per fornire loro un aiuto pratico, appunto un’utile Guida al cammino di Santiago de Compostela. Per il pellegrino a piedi, a cavallo, in bicicletta, in automobile…, opera di Elena Manzoni di Chiosca. Collaboratrice di varie testate giornalistiche ma, soprattutto, autrice di un reportage, pubblicato dal quotidiano Avvenire, sul pellegrinaggio da lei a suo tempo compiuto, in parte a piedi e in parte in autostop, con le cinque figlie, dai quindici ai sette anni, grazie a questa esperienza è entrata a far parte della Confraternita di Santo Jacopo de Compostela ed è divenuta corrispondente del Centro Italiano di Studi Compostellani, con sede a Perugia.
Come scrive nella Premessa (pp. 7-8) S.E. mons. Antonio M. Rouco Varela, arcivescovo del capoluogo galiziano, una qualche fatica fisica è necessariamente connessa con il concetto stesso di pellegrinaggio, prima di arrivare alla meta, «meta umana, di scoperta, di emozioni, di bellezza; ma anche meta religiosa di rinnovamento spirituale, di conversione, in vista della meta ultima, trascendente, verso cui la nostra anima cammina: Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo» (p. 7).
Il piccolo volume nasce quindi — come si accenna nell’Introduzione al Cammino (pp. 9-12) — da un’esperienza realmente vissuta «da un gruppetto familiare partito senza allenamento», ma — credo di poter aggiungere — animato da una fede serena e sicura, sobriamente rivelata da alcuni passi del testo: esso vuol essere soltanto una guida pratica, «pratica anche da portare nel sacco» (p. 12), e sollecita esplicitamente altre letture.
In Prima di partire: notizie utili (pp. 13-21) non mancano essenziali — corretti e, d’esordio, sufficienti — riferimenti di carattere storico-artistico, letterario e agiografico nonché sulle tradizioni e sui riti del pellegrinaggio, anche se prevalgono, come ho detto, le indicazioni di carattere pratico, che del resto erano presenti già nella prima di tutte le guide compostellane, quella del Codex Calixtinus (cfr. Guida del pellegrino di Santiago. Libro quinto del «Codex Calixtinus» – secolo XII, a cura di Paolo Caucci von Saucken, Jaca Book, Milano 1989): quando partire, cosa portare con sé, come organizzare le proprie giornate, dove iniziare il «cammino».
Dopo queste informazioni di carattere generale, Elena Manzoni di Chiosca descrive il Cammino aragonese (pp. 23-49), articolato in cinque tappe, il Cammino di Navarra (pp. 51-70), in quattro, e il Cammino francese (pp. 71-203), in ventiquattro, che muove da Puente de la Reina, cioè da dove terminano i primi due. La descrizione delle singole tappe, proposte di lunghezza decisamente ragionevole e sopportabile anche nell’ipotesi di affrontare il pellegrinaggio a piedi, è accompagnata da una cartina con simboli indicanti le diverse cose e i diversi luoghi che possono servire o interessare.
Lo stile e il tono della guida sono decisamente piacevoli e indovinati, senza l’aridità di testi similari anonimi, ma senza per questo essere viziati da spirito di protagonismo.
Marco Tangheroni