Enzo Peserico nasce il 20 ottobre 1959 a Sesto San Giovanni, una popolosa città alle porte di Milano, la “Stalingrado d’Italia”, come veniva chiamata fino a pochi anni fa per la massiccia presenza comunista questa cittadina, un tempo abitata prevalentemente da operai, che lavoravano nelle tante fabbriche attive nei suoi paraggi. Qui cresce e studia, frequentando il liceo scientifico, e il pesante clima d’intimidazione ideologica, che grava sulla sua città, indubbiamente orienterà le sue scelte ideali. Cresciuto fin dagli anni del liceo nella ferma volontà di opporsi al comunismo e alla sua violenza, trova in Alleanza Cattolica — a Milano, dove si era iscritto alla facoltà di Giurisprudenza all’Università Cattolica del Sacro Cuore — la risposta alla sua ricerca di un impegno che non fosse soltanto politico, ma anche e soprattutto religioso e culturale. Comincia così a frequentare l’associazione e a diffonderne i giudizi, assumendone lo stile e il metodo, e dando vita con altri, che rimarranno fra i più cari amici, a una “croce”, cioè a un’unità formativa e operativa, dedicata al soldato e martire san Sebastiano.
Contemporaneamente comincia a essere attratto dal tema del Sessantotto, che diventa anche oggetto della sua tesi di laurea, nel 1983; subito dopo inizia l’attività professionale nel campo della consulenza del lavoro. Il 1° ottobre 1988 sposa Sabrina Pagani, dalla quale avrà quattro figli — Carlo, Francesco, Sebastiano e Lorenzo — e con la quale condividerà un’intensa attività professionale.
La sua tesi di laurea viene trasformata in un primo saggio, pubblicato sui Quaderni di Cristianità, ma diventa anche un impegno speciale nei confronti dei giovani e delle famiglie, che egli riteneva fra le principali vittime della rivoluzione culturale del Sessantotto. A loro dedica gli ultimi dieci anni di vita, riunendo studenti delle scuole superiori e universitari nella sua casa, ogni quindici giorni, per un incontro di formazione e una cena, e organizzando ritiri periodici per le famiglie, in occasione del Capodanno e prima dell’estate. In queste occasioni le sue riflessioni sul Sessantotto crescono e si approfondiscono fino a diventare un libro, quello che aveva ultimato proprio nei giorni precedenti il 1° gennaio 2008, quando muore, improvvisamente, a Re, in Val Vigezzo, in provincia di Verbania, dopo aver concluso con uno splendido intervento l’incontro per famiglie che abitualmente, dal 2000, organizzava proprio in questa località, a sette chilometri dal confine con la Svizzera, dove si trova il santuario mariano dedicato alla Madonna del Sangue, nel ricordo di una prodigiosa lacrimazione, avvenuta il 29 aprile 1494, da parte di un affresco raffigurante la Madonna del Latte.
Oggi, l’opera di Enzo Peserico Gli anni del desiderio e del piombo. Sessantotto, terrorismo e Rivoluzione, edita nel 2008 da Sugarco, viene presentata in molte città d’Italia ed è una felice occasione per tenere viva la memoria di questo generoso militante, che ha lasciato un vuoto grande non soltanto nella sua splendida famiglia ma fra i soci di Alleanza Cattolica, in particolare fra quanti lo hanno maggiormente potuto conoscere e frequentare, apprezzandone la finissima capacità d’ascolto e di conforto, lo spirito d’iniziativa, la tenacia e la grande carità, che sapeva individuare i bisogni delle persone per tentare di risolverli, anticipandone la richiesta.
Ma com’è stato possibile verificare, il 4 gennaio, in occasione del funerale — celebrato da don Pietro Cantoni, moderatore dell’Opus Mariae Matris Ecclesiae, e da numerosi altri sacerdoti — a Milano nella sua parrocchia dedicata a san Gioachimo, e in occasione dei successivi incontri organizzati per la presentazione della sua opera, la sua amabilità era andata ben oltre i confini della famiglia e dell’associazione, per raggiungere clienti, colleghi universitari — svolgeva attività di docenza presso la cattedra di Diritto del Lavoro all’Università Cattolica — e i tantissimi amici, oltre mille, che hanno partecipato alle esequie.
Il suo ricordo verrà mantenuto e trasmesso anche attraverso la Fondazione Enzo Peserico. Fede e Ragione, Persona e Comunità, costituita nei mesi successivi alla morte per iniziativa della moglie Sabrina e del fratello Flavio. Oltre alla moglie e ai quattro figli, al fratello, ai soci di Alleanza Cattolica, ai tanti amici, soprattutto ai giovani che aveva raccolto con il nome di Comunità di Destino, Enzo lascia la mamma Giulia, la persona che, alla gioia di averlo visto crescere, deve affiancare il dolore della sua mancanza.
Enzo Peserico: bibliografia
edito da Cristianità
- Il Sessantotto italiano (1968-1977), in IDIS. Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale (a cura di), Voci per un “Dizionario del Pensiero Forte”, 1997, pp. 221-226
pubblicato in Cristianità
- Capire o dimenticare il Sessantotto?, 126
- recensione di Ray S. Cline e Yonah Alexander, Terrorismo: la pista sovietica, 129-130
- recensione di Card. Jan Chryzostom Korec S.J., vescovo di Nitra, La notte dei barbari, 232-233
- Politiche del lavoro: ritorno al reale?, 312
pubblicato in Quaderni di “Cristianità”
- Gli “anni del desiderio e del piombo”. Dal Sessantotto al terrorismo, anno II, n. 5, estate-inverno 1986, pp. 3-34
recensito in Cristianità
- Gli anni del desiderio e del piombo. Sessantotto, terrorismo e Rivoluzione, con Presentazione di Marco Invernizzi e Prefazione di Mauro Ronco (recensione di PierLuigi Zoccatelli), 346