Giovanni Paolo II, Catechesi all’udienza generale, del 20-8-1997, in L’Osservatore Romano, 21-8-1997.
Cristianità n. 271-272 (1997)
1. La Chiesa è Madre e Vergine. Il Concilio, dopo aver affermato che essa è madre sul modello di Maria, le attribuisce il titolo di vergine, spiegandone il significato: “Essa pure è la vergine che custodisce integra e pura la fede data allo Sposo, e ad imitazione della madre del suo Signore, con la virtù dello Spirito Santo, conserva verginalmente integra la fede, solida la speranza, sincera la carità” (LG, 64).
Maria è dunque modello anche della verginità della Chiesa. A questo proposito occorre precisare che la verginità non appartiene alla Chiesa in senso stretto, poiché non rappresenta lo stato di vita della grande maggioranza dei fedeli. Infatti, in virtù del provvidenziale disegno divino, è la via del matrimonio la condizione più diffusa, e potremmo dire, comune di quanti sono chiamati alla fede. Il dono della verginità è riservato a un numero limitato di fedeli, chiamati ad una particolare missione all’interno della Comunità ecclesiale.
Tuttavia, riferendo la dottrina di sant’Agostino, il Concilio sostiene che la Chiesa è vergine in senso spirituale di integrità nella fede, nella speranza e nella carità. Pertanto, la Chiesa non è vergine nel corpo di tutti i suoi membri, ma possiede la verginità dello spirito (“virginitas mentis”), cioè “l’integra fede, la solida speranza, la sincera carità” ( In Io. Tr. 13, 12, PL 35, 1499).
2. La Costituzione Lumen gentium si premura quindi di ricordare che la verginità di Maria, modello di quella della Chiesa, comporta pure la dimensione fisica, per cui Ella concepì verginalmente Gesù per opera dello Spirito Santo, senza intervento d’uomo.
Maria è Vergine nel corpo e Vergine nel cuore, come appare dall’intenzione di vivere in profonda intimità con il Signore, decisamente manifestata al momento dell’Annunciazione. Pertanto, Colei che è invocata “Vergine fra le vergini”, costituisce senza dubbio per tutti un altissimo esempio di purezza e di dono totale al Signore. Ma in modo speciale si ispirano a Lei le vergini cristiane e quanti si dedicano in modo radicale ed esclusivo al Signore nelle varie forme della vita consacrata.
Così, dopo avere svolto un ruolo importante nell’opera di salvezza, la verginità di Maria continua ad influire beneficamente sulla vita della Chiesa.
3. Non dimentichiamo che il primo ed eccelso esemplare di ogni vita casta è sicuramente Cristo. Maria tuttavia costituisce lo speciale modello della castità vissuta per amore di Gesù Signore. Ella incoraggia tutti i cristiani a vivere con particolare impegno la castità secondo il proprio stato, e ad affidarsi al Signore nelle svariate circostanze dell’esistenza. Colei che è per eccellenza Santuario dello Spirito Santo, aiuta i credenti a riscoprire il proprio corpo come tempio di Dio (cfr. 1 Cor. 6, 19) ed a rispettarne la nobiltà e la santità.
Alla Vergine guardano i giovani in ricerca di un amore autentico ed invocano il suo materno aiuto per perseverare nella purezza.
Maria ricorda ai coniugi i valori fondamentali del matrimonio, aiutandoli a superare la tentazione dello scoraggiamento e a dominare le passioni che tentano di assoggettare il loro cuore. La sua totale dedizione a Dio costituisce per loro un forte stimolo a vivere nella reciproca fedeltà, per non cedere mai alle difficoltà che insidiano la comunione coniugale.
4. Il Concilio esorta i fedeli a guardare a Maria, perché ne imitino la fede “verginalmente integra”, la speranza e la carità. Custodire l’integrità della fede rappresenta un compito impegnativo per la Chiesa, chiamata ad una vigilanza costante, anche a costo di sacrifici e di lotte. Infatti, la fede della Chiesa è minacciata, non solo da coloro che respingono il messaggio del Vangelo, ma soprattutto da quanti, accogliendo soltanto una parte della verità rivelata, rifiutano di condividere in modo pieno l’intero patrimonio di fede della Sposa di Cristo.
Tale tentazione, che troviamo sin dalle origini della Chiesa, continua purtroppo ad essere presente nella sua vita, spingendola ad accettare solo in parte la Rivelazione o a dare alla Parola di Dio un’interpretazione ristretta e personale, conforme alla mentalità dominante e ai desideri individuali.
Avendo pienamente aderito alla Parola del Signore, Maria costituisce per la Chiesa un insuperabile modello di fede “verginalmente integra”, che accoglie con docilità e perseveranza tutta intera la Verità rivelata. E con la sua costante intercessione, ottiene alla Chiesa la luce della speranza e la fiamma della carità, virtù delle quali, nella sua vita terrena, è stata per tutti esempio ineguagliabile.