Paolo VI, Cristianità n. 4 (1974)
Lettera First and most, al p. Patrick Peyton C.S.C., del 12-3-64, in La famiglia cristiana, Insegnamenti pontifici a cura dei monaci di Solesmes, trad. it., Edizioni Paoline, Roma 1968, pp. 545-546.
La famiglia – prima associazione di esseri umani e la più elementare, unità fondamentale della società – ritrova il suo augusto esemplare, – ripetendo le parole del Nostro predecessore il Papa Leone XIII, di gloriosa memoria, – “in questa Famiglia divinamente costituita, in cui tutti gli uomini possono vedere il modello più perfetto della società domestica, come di ogni virtù e di tutta la santità …; così che ogni cristiano, di ogni ordine o condizione, può facilmente trovarvi una ragione ed un invito a esercitare tutte le virtù possibili”.
L’unità e la santità della famiglia, oggi così gravemente ed universalmente minacciate e attaccate, trovano una difesa sicura ed una protezione infallibile nella pratica della preghiera in famiglia. Come lo afferma in poche parole il motto della Crociata del Rosario in famiglia: “Una famiglia che prega è una famiglia che dura”; e questa unione sarà santa, perché basata sulla elevazione della mente e del cuore a Dio, nella meditazione dei misteri della vita, della morte e della risurrezione del nostro Redentore divino e della vita della sua Immacolata Madre.
Perciò Noi raccomandiamo vivamente la Crociata del Rosario in famiglia, che inculca la pratica della preghiera quotidiana, della preghiera in famiglia, e della preghiera del Rosario, con la quale, “meditando su questi misteri… noi possiamo imitare ciò che essi insegnano ed ottenere ciò che essi promettono”. Noi esortiamo tutte le famiglie cattoliche ad introdurre questa devozione nelle loro case e ad incoraggiare la sua propagazione, nella certezza che “da così salutare istituzione sgorgheranno abbondanti frutti di salvezza per la Cristianità”.
PAOLO VI